Famosas h

FamosasHotFree

2022.10.14 05:29 Substantial-Law-9992 FamosasHotFree

Onde você acha os melhores conteúdos FREE
[link]


2023.05.29 08:00 starlord37X famosashotX

[link]


2024.05.17 00:33 gamer-water Qual seria o nome da sua história de acordo com:

Qual seria o nome da sua história de acordo com:
A desastrosa vida de um símbolo sexual
submitted by gamer-water to HUEstation [link] [comments]


2024.05.14 18:56 whitedog04 Il problema della solitudine (o storia della mia solitudine) [Parte 2]

Ho dovuto postare una seconda parte perché a quanto pare i testi non possono avere più di 40000 caratteri (ed io stavo sui 52000). Anyways, here it is:
Ritornando un attimo sulla storia della mia sopravvivenza, è arrivato settembre, andiamo, è tempo di migrare... e dopo il trasferimento l'11 settembre comincia per me una nuova avventura (che, neanche a dirlo apposta, avrebbe accelerato in modo pauroso il collasso della mia economia mentale); io mi stavo già preparando ad un viaggio nella solitudine più totale, perché sapevo cosa era successo in precedenza (e spesso, se non sempre, continuavo a persistere nell'utopica speranza che quell'amore di 4 anni prima mi chiamasse e mi disse di come si fosse pentita di essersi allontanata da me e che in realtà mi voleva anche lei [questo per far capire quanto solo mi sentissi, e che ero abbastanza stanco della vita per correre un altro rischio {"when we are tired, we are attacked by ideas we conquered a long time ago" - Friedrich Nietzsche}] [e sì, faccio spesso ricorso a citazioni per cercare di spiegare la situazione, anche a me stesso, forse perché, come diceva Camus, essendo codardo sono nella continua ricerca di una filosofia che giustifichi le mie azioni]). Già quel giorno, per puro caso, si siede accanto a me un ragazzo che per puro caso sarebbe diventato la prima componente della mia comitiva universitaria durata ben 9 mesi (in effetti sì, è stato un periodo di gestazione di un mostro che ancora fatico a comprendere [è anche vero che tutto ciò è accaduto da 5 giorni, quindi in teoria dovrei darmi il tempo di metabolizzare questo colpo al cuore e all'anima; tanto che {ormai avete visto quanto è lungo questo post, ha l'aria di un romanzo senza gli edit con un filo narrativo pressoché inesistente} ho pensato di scrivere questo post {e quindi rivolgermi ad un luogo dove un po' di psicologia ci dovrebbe essere, dato che come detto mi sà la terza volta, lo psicologo non risponde} in una di quelle occasioni di "revenge bedtime procrastination", ma ad un certo punto ero così stanco di stare al telefono e pensare e scrivere {ecco, questo è un esempio di occasione in cui mi ero stancato abbastanza dei miei pensieri e della mia esposizione al telefono che mi sono costretto ad andare a dormire} che ho spento il telefono nel momento in cui ho finito di scrivere l'ottava riga del sesto paragrafo {questa metrica si riferisce alla versione di reddit da computer, perché adesso sto scrivendo da pc}, e la mattina dopo mi sono accorto che la bozza che avevo cominciato a scrivere la notte precedente {anche se tecnicamente dalle 22:20 circa che ho cominciato sono andato a dormire che erano le 1:30 più o meno, anche perché in quel lasso di tempo ho dovuto fare la quotidiana lezione di tedesco su Duolingo} si era cancellata nel momento in cui, senza rendermene conto, ho chiuso l'applicazione, quindi ho passato un buon paio d'ore in biblioteca il giorno successivo a ricopiare degli screenshot che avevo fatto della bozza che stavo creando proprio perché, essendo conscio del fatto che ero stanco, ma che avevo bisogno di scrivere tutto quello {o questo} che avevo dentro a qualcuno o da qualche parte, e sapendo che sarei potuto essere così sbadato da cancellare questa confessione di una "vita" e sprecare le 3 ore iniziali in cui ho avuto il coraggio di parlare di me da qualche parte {a quanto pare se lo faccio con soggetti fisici concreti corrono a prendere le distanze da me}, mi era venuta in mente quest'idea, che io onestamente considero una genialata {giusto per mettermi un po' di hype}, e oggi, dopo aver finito di ricopiare le ultime righe sul pc ho proseguito {e sto proseguendo} la scrittura di questa spiegazione-rant]). Nei giorni successivi avrei conosciuto un altro paio di persone (tra cui anche la ragazza più estroversa della facoltà, che sarebbe diventata anche lei, in a miracuolous turn of events, componente della comitiva in cui sarei stato per un po'), e quel ragazzo che avevo conosciuto il primo giorno mi avrebbe aggiunto al gruppo whatsapp della comitiva (che, notizia, era stato creato un mese prima della mia aggiunta). Come al solito, i primi mesi vanno bene, siamo contenti del nostro polo, immerso nella natura o con una biblioteca moderna ed estetica, e ogni tanto, come una buona condotta da vita studentesca universitaria comanda, ci concedevamo uno spritz per staccare dallo studio e parlare un po'. A questo punto uno potrebbe dire: hey, ma nei primi paragrafi non ti stavi lamentando di quanto fossi asociale e non riuscissi a mantenere un'amicizia per più di un respiro? Esattamente, e fino ad adesso ho detto solo la verità (se avessi voluto mentire sarei andato su fiction o qualcosa del genere [ah, non sapevo nemmeno esistesse un tale subreddit, nel momento in cui sono andato a scriverlo il nome si è colorato di blu ed è diventato un link, ahahah]), ma in quel periodo, per qualche strana ragione, avevo incontrato gente e fatto un paio di amici / conoscenze, e questa volta non parevano dare segni di neurodivergenze (ah, e in tutto questo quel mio famoso amico delle superiori [a questo punto diamogli un nome, chiamiamolo Rana] ha detto [e ogni tanto sento continuare a dire] che sta avendo the time of his life).
[interruzione momentanea paragrafo]
Aaaa, in tutto questo mi sono dimenticato di specificare una cosa (anche se potrebbe essere logicamente dedotta, ma, arrivati a questo punto, perché trattenersi? ahah). Avendo passato adolescenza con un'assenza di amicizie (durante l'infanzia avevo un gruppetto di 4 amici [io ed altri 3, e ci siamo separati a causa proprio di quel maledetto trasferimento {anche se alla fine era perché mio padre doveva aiutare mia nonna, sua madre, a prendersi cura di mio nonno, che allora aveva delle condizioni di salute che stavano peggiorando acceleratamente, ma forse essendo ancora bambino, e in aggiunta sulla soglia del passaggio all'adolescenza, quindi con un'infinitesimale quantità di coscienza che si stavo sviluppando, non avevo ancora superato quella fase di "egoismo" che magari i bambini possono avere, e non avevo quel briciolo di empatia che, se l'avessi avuto, avrei probabilmente preso meno male la situazione}{per la cronaca, mio nonno paterno se n'è andato durante il periodo in cui io facevo la 2a media e mio nonno materno ci ha lasciati tragicamente mentre io facevo la 3a media, tanto che mi ricordo che per un periodo di lunghezza non trascurabile rispetto all'annata scolastica della 3a media dopo scuola io e la mia famiglia andavamo a casa di mia nonna per stare insieme dato che aveva perso una persona così talmente cara da poco {se vi state chiedendo perché abbiamo fatto così per mia nonna materna e non per mia nonna paterna è perché mia nonna paterna ha due figli, mio padre e mia zia paterna, che vive proprio sotto di lei, quindi ci andava lei ad aiutarla a consolarsi della perdita, mentre mia nonna materna, ha tre figli, un po' sparsi dappertutto {ma vicini di paese} e poi sul fronte materno la famiglia è molto più unita dal punto di vista familiare rispetto al fronte paterno, e mia madre è sempre stata una persona molto emotiva e sensibile, quindi quando mia madre e i miei zii hanno saputo della tragedia subito hanno voluto riunirsi intorno al nido per mostrare supporto {chissà perché, forse è proprio per questo motivo che mio padre è una persona così fredda e piena di rabbia repressa, forse proprio perché anche lui non ha sentito il calore dell'affetto familiare e sempre percepito la fredda distanza dei genitori}{forse anche lui ha vissuto in una famiglia che non l'ha considerato tanto e che lo reprimeva per ogni vezzo che esprimeva, ed avendo interiorizzato questi atteggiamenti li sta esternando nella sua famiglia in cui può comandare perché conosce solo quel modo di "gestire" una famiglia {"Chi combatte con i mostri deve guardarsi dal non diventare egli stesso un mostro. E se guarderai a lungo nell'abisso, l'abisso guarderà dentro di te" - Friedrich Nietzsche}}} e lei piangeva, e questo mi struggeva}])(ok, forse la parentesi tonda di prima non poteva essere dedotta logicamente, ma vabbè, intanto ecco i dettagli mancanti) dell'affetto conoscevo ben poco, se non cosa non era. Il fatto che non fossi un people person non aiutava per niente: avevo una seria e preoccupante mancanza di abbracci (ce la sto avendo tutt'ora, eh), e (anche) per questo non so come mostrare affetto, perché non mi è mai stato insegnato come farlo (per dirla in linguaggio più moderno, non mi è mai stato fatto un tutorial di dimostrazione d'affetto); l'unica volta in cui venivo abbracciato era dai parenti, o per delle festività (capodanno, prima del 2019 intendo, e dal 2019 in poi solo dai miei genitori, perché ci siamo immessi nella comitiva della palma, compleanni e cose del genere comunque). Delle eccezioni sono avvenute durante gli anni del liceo (altro motivo per cui mi mancano così tanto quegli anni [anche se sono terminati "solo" 11 mesi fa]), quando ogni tanto una ragazza, carinissima e sensibile secondo me (sarà anche perché pensava un po' di più a quello che diceva, ascoltava musica più piacevole rispetto al resto [e siccome per me la musica è tutto avrò avuto un giudizio un po' biased] e le piaceva leggere, quindi probabilmente per questo mi sembrava diversa; avrete già intuito che lei era la mia 3a cotta, anche perché un giorno mi ha scritto out of the blue "come stai?" [i livelli di delusione affettiva sono alle stelle, ahahah] e ogni morte di papa proponeva una partita a scacchi [ma letteralmente ogni morte di papa, penso ci voglia meno a dare un battito di ciglia regolare che a contare quante volte me l'abbia chiesto])(dopo la sua socialità ha preso il sopravvento, ed ha scelto di risaltare il lato estroverso su quello "introverso" [nel senso di diverso dalla norma {perché penso veramente che il mondo così com'è oggi spinga pesantemente l'immagine della persona estroversa, e chiunque non si trovi a suo agio con la norma proposta è destinato a vivere come un ostracizzato finché non decide di estirpare la sua autenticità in nome di una maschera normalizzata}]) era così gentile da darmi un abbraccio ogni tanto alla fine della mattinata di lezioni prima che tornasse a casa, oppure quando la classe organizzava dei gatherings (e in quelle volte in cui invitavano davvero tutti) (sempre prima che se ne andasse) oppure c'erano compleanni, forse perché vedeva che facevo un po' fatica ad inserirmi nel gruppo e che ero un po' "diverso" diciamo (per quanto riguarda Rana lui non si sentiva tanto a suo agio col contatto fisico [non so se è proprio una peculiarità del suo tipo di autismo]); questo lo apprezzavo veramente tanto (e per quello ho detto che loro avevano un alto grado d'inclusione, anche perché durante quei gatherings durante la notte tardi ci sentivamo veramente a nostro agio a parlare anche di faccende abbastanza personali) e nel momento in cui è venuto a mancare ci sono rimasto abbastanza male. Un'altra occasione dove mi ricordo distintamente che ci sono stati abbracci è stato il primo gathering da quando abbiamo iniziato il quinto superiore (verso fine settembre): ad un certo punto una compagna di classe (di quelle che partiva anche con un bicchiere di vino) mi chiede come va ed io, sapendo che era un po' brilla (e che di conseguenza si sarebbe potuta scordare abbastanza rapidamente di quello che le avrei detto [mentre io avrei avuto l'occasione di "sfogarmi" con qualcuno, nel senso di raccontare veramente quel che sentivo, togliendo più filtri possibili]) decido di raccontare la verità; per fare ciò ci sediamo alla base della scalinata a chiocciole della casa del compagno che stava ospitando il gathering, e cominciamo a parlare, ed essendo pure lei atta a chiacchierate di questo tipo (mi spiego: a lei piace fare queste parlate di tipo consolatorio, tanto che adesso sta studiando medicina con l'intenzione di fare la specializzazione in psichiatria) la conversazione assume un tono carico di emozioni, tanto che io arrivo on the verge of crying e qui scatta il famoso abbraccio (che è durato anche abbastanza, parlo di un 10-20 secondi buoni). Dopo è accaduta anche un'altra cosa che ha fatto entrare quella serata nei miei ricordi più cari: a noi si è avvicinata l'anima della festa (colui che aveva un carisma così alto che riusciva a coinvolgere quasi letteralmente chiunque nel centro della festa), e sentita della situazione invita chiunque sia in un raggio ragionevolmente vicino (e chi aveva voglia) ad avvicinarsi a noi e a creare un enorme abbraccio di gruppo: io ero al centro con tutti i miei compagni che volevano lì ad abbracciarmi, ed è stato veramente bello, perché almeno per una volta mi sono sentito al centro di una dimostrazione d'affetto di gruppo nei miei confronti (e il fatto che qualcuno mi mostri affetto non mi è per niente scontato)
[ripresa del paragrafo interrotto]
Ebbene, questa ""piccola"" interruzione era per tentare di spiegare un po' un'altra stranezza di questo periodo: quella ragazza estroversa che ho introdotto prima (chiamiamola Mirtillo) aveva proprio una personalità solare, tanto che dopo un po' che stavamo nello stesso circolo (e quindi si era instaurata un minimo di confidenza) si sono presentati i primi abbracci amichevoli (cosa sono? non ne ho la benché minima idea, ma sapevo solo che mi piacevano, nel senso, mi piaceva che qualcuno mi abbracciasse così all'improvviso [tanto all'improvviso non era, perché tecnicamente si concentravano al 99% quando o lei se ne doveva andare o io me ne dovevo andare, e quell'1% in realtà era un misto tra abbracci e lei che appoggiava la testa sul mio braccio quando stavamo a lezione {magari in una fila dietro, non tanto vicina alla cattedra o alle lavagne} ed era un po' "stanca"]). Quindi Mirtillo era diventata un barlume di speranza dopo che avevo passato l'estate precedente a convincermi che nessuno mi avrebbe riabbracciato come successo miracolosamente alle superiori, e naturalmente (beh, non tanto, ma dati i miei traumi passati non so se c'era qualche altra possibilità) mi sono sentito un po' attaccato a lei (in qualche modo questo ricorda quella seconda cotta che ho avuto al campo della parrocchia, proprio perché mi ha mostrato affetto ho sentito qualcosa che non pensavo fosse possibile a quel punto, ovvero un sentimento); peccato che lei era fidanzata, quindi non c'era alcun orizzonte per cui ci avrei potuto provare, perché quale villano ruba la ragazza di un altro e rovina una relazione perfettamente salutare? (dal suo profilo insta si vedeva che lei ed il ragazzo erano molto felici insieme). Beh, c'è qualcuno che evidentemente non ci ha pensato a queste cose, ed il problema è che era una componente della comitiva, e molto probabilmente proprio la ragione per cui sta crollando come un castello di sabbia (almeno sul mio fronte) forse perché avvertendo la mia debolezza questo tale (che per poter proseguire il racconto chiamo Nilo) ha cominciato pure ad assumere degli atteggiamenti molto appiccicosi nei miei confronti (in realtà lo faceva un po' con tutti nella nostra comitiva). Fast forward 4 mesi Nilo mi scrive dicendo che aveva qualcosa da dire, e dopo un po' arriva a dire che aveva confessato a Mirtillo di provare dei sentimenti per lei (forse sarebbe da dire che, in tutto questo, Nilo e Mirtillo spesso andavano via dalla biblioteca universitaria insieme, perché essendo pendolari dovevano entrambi fare tappa alla stazione dei treni per poter tornare a casa [per prendere un bus apposta]), e proprio per questo si stava cominciando a distaccare il più possibile dalla compagnia (per il solo scopo di non vedere Mirtillo [un po' come ho tentato di fare io quando ho cancellato la chat con Loto], cominciando ad andare a studiare in altri poli universitari [ah, perché mi sono dimenticato di dire che per i primi 4 mesi {considerati un semestre dal regolamento universitario} siamo stati in un polo {chiamiamolo polo M}, e poi ci hanno trasferiti nel polo dove dovremmo essere stati fin dall'inizio, ma così non è stato perché stavano facendo dei lavori {chiamiamo il polo che spetta a noi matematici polo P}{per la cronaca, polo P e polo M e sono separati da un dislivello, in cui polo P sta a 10 minuti a piedi di salita a partire da polo M}]). E in tutto questo gli altri componenti della comitiva (ovvero colui che mi ha aggiunto al gruppo whatsapp [chiamiamolo Limone] ed un altro [chiamiamolo Fava]) avvertono il disagio che Mirtillo prova quando Nilo è nei suoi dintorni da quando le ha confessato i sentimenti (andando difatti a rompere quel rapporto di leggerezza tipico di un'amicizia [andando a pretendere che quello che sentiva fosse ricambiato per la sola ragione che Mirtillo era confidentemente estroversa, ma lui scambiava queste espressioni di carattere estroverso per segni di affetto che potrebbero essere stati sfruttati per guadagnare una relazione {e quindi, forse, in qualche modo, tramutati in una forma d'amore {quindi logicamente completamente ignorando che Mirtillo fosse in una relazione}}, e questo potrebbe essere motivato dal fatto che neanche lui si fosse trovato bene alle superiori {testuali parole, non so altri dettagli e onestamente non penso sia importante al fine di ciò che devo fare} e ogni volta che torna a casa sua {nel senso, dove è cresciuto}{che dista 6 ore di treno dalla città universitaria} è "costretto" a lavorare nel ristorante dei suoi {dove entrambi lavorano}, e così è sempre stato da quando ha potuto iniziare a lavorare {per motivi legali}, e dal momento che i suoi sono sempre stati impegnati col ristorante, e durante le festività spesso erano impegnati e "lontani" dalla famiglia, sono arrivato a congetturare che anche lui si fosse sentito estraneo dalla sua famiglia, e che gli mancasse effettivamente quell'intimità che con i genitori è necessaria, perché loro sono il tuo primo ponte col mondo, coloro che te ne danno una prima rappresentazione quando tu non sai niente di esso, e perciò se ne hai una cattiva impressione all'inizio non si possono sviluppare altro che tossicità con l'andare avanti della vita]). Per questo si è creata una sorta di spaccatura all'interno della comitiva, in cui Limone e Fava stavano dalla parte di Mirtillo (perché a tutti gli effetti era lei la più simpatica e socievole del gruppo, e quindi quella che naturalmente attrae persone [ah, e preciso che in nessuno modo loro ci avrebbero provato con Mirtillo, perché a loro piace Banana {non è un personaggio introdotto chissà quando, ma forse potete intuire a cosa mi riferisco ;)}]), e lei si sentiva a disagio ogni volta che Nilo era vicino (e la situazione era peggiorata a tal punto che se Nilo si sedeva in un punto Mirtillo cercava un posto lontano, ma comunque nelle prime file [perchè altrimenti non avrebbe visto cosa era scritto sulla lavagna], e se non lo trovava si sedeva con gran riluttanza in un posto vicino Nilo, ma non proprio accanto, perché altrimenti avrebbe passato più di metà della lezione a sopportare i suoi atteggiamenti appiccicosi [perchè non riusciva a reprimere l'"amore" che provava per lei]) e Nilo stava un po' per i conti suoi dal punto di vista sociale (si stava isolando perché non voleva un ricordo di quanto male fosse andata quando si era dichiarato a Mirtillo, lei mostrava visibilmente disagio quando lui le ronzava attorno,...). E in tutto questo c'ero io, che in fondo volevo che la comitiva restasse unita, e quindi non ho assunto esplicitamente una parte (e questo Nilo lo sapeva, e infatti per i 2 mesi successivi [dalla "spaccatura" fino alla data di scrittura di queso post] mi avrebbe continuato a sfruttare come ponte tra lui e quella bella porzione di comitiva che emanava energia positiva, che dava una buona impressione di solarità).
[Aggiornamento 12/05/2024: il famoso psicologo ha finalmente risposto, ma ha detto che non può prendere altri pazienti; in compenso ha offerto altri due nominativi che offrono anche servizi si sessione online (dal momento che sono fuorisede), e in più chiedendo in giro ho trovato un nominativo (femminile questa volta) di cui pare ci si possa fidare; adesso dovrò fare altre chiamate e vedere come va]
Da quanto successo finora si può capire quanto la vita sociale che avevo all'università fosse abbastanza disagiante, e non vedevo l'ora di ritornare dai miei per le vacanze di Pasqua (giusto un weekend, ma non sarei stato da solo come al solito). La mattina in cui avevo il treno non vedevo l'ora di finire la valigia e prendere quel bus che mi avrebbe portato alla stazione dei treni da cui sarei potuto tornare a casa. Solo che quella mattina (era un venerdì) fu molto diversa dal solito: mi sveglio con un messaggio di Mirtillo che mi chiede se volevo conoscere una ragazza (sua amica) (che tra l'altro era in ricerca di un ragazzo). Ora, dato il passato pieno di fallimenti non superati e l'esperienza fallita con Loto che inconsciamente permaneva (e avendo sviluppato un malsano stile d'attaccamento affettivo nel mentre [quindi in disperato bisogno di aiuto professionista, anche se non lo volevo ammettere]) avrei dovuto dire che in realtà non ero pronto per una relazione (nota: in tutto questo Mirtillo sapeva di Loto), ma essendomi appena svegliato ed avendo bisogno di amore ho felicemente accettato. {da questo momento in poi l'amica di Mirtillo si chiamerà Liana} Ebbene, Mirtillo mi passa il numero e io e Liana ci cominciamo a scrivere (c'è da dire che lei è molto timida e, a detta di Mirtillo, sviluppava amicizie moolto lentamente) in un arco di tempo che spannava tutta la mattinata (spesso con pause molto lunghe tra i messaggi). Nei giorni a seguire ci continuiamo a scrivere (e vediamo un po' cosa ci piace e cosa potremmo avere in comune [e io cerco di forzare su di me delle abilità d'intrattenere una conversazione e non essere tanto noioso, un po' perchè non ho avuto tanti amici, e quei pochi hanno sempre {le eccezioni, come detto prima, sono arrivate 9 anni dopo l'abbandono della mia compagnia delle elementari} avuto dei problemi; da qui inizio una malsana ossessione con qualsiasi libro che promette di aiutare le persone a mantenere più facilmente una conversazione, o comunque aumentare il carisma ed avere un approccio con la vita più tranquillo]), e ogni volta che le mando un messaggio aspetto con trepidazione il suo (e quando non rispondeva "abbastanza velocemente" [intendo più o meno nel primo paio di minuti] mi assaliva quasi un senso di tristezza malinconica, come se ad un certo punto non mi volesse più sentire [ma questa cosa non era solo ed esclusivamente per questi "brevi" distacchi, ma soprattutto per quelle volte in cui mandavo un messaggio e non rispondeva per 3 ore, oppure visualizzava e non rispondeva fino a 2 ore dopo]; ora, si potrebbe dire che questo è uno stile di attaccamento molto tossico, come se lei fosse diventata il centro della mia felicità, e ogni volta che la sua presenza mancava andava a perdersi anche la felicità del giorno; ma, era una di quelle poche volte [se non l'unica] in cui qualcuno mi voleva per cose che andavano oltre i bisogni accademici, solo per poter parlare del più e del meno). In tutto questo davo periodici aggiornamenti a Mirtillo sull'andamento della situazione, un po' per comunicare il mio entusiasmo di quella sublime novità a qualcuno (tenermi le cose dentro mi h a sempre portato a male finora, quindi adesso che posso dire qualcosa a qualcuno, perché non farlo?), e lei mi dava consigli su come approcciare una persona per farmela amica (non con tono da professionista chiaramente, mi diceva solo come faceva più o meno lei), e di evitare atteggiamenti di love bombing, perché se ne sarebbe solamente andata (nel senso prenderla molto piano ed evitare di vederla immediatamente come potenziale ragazza). Nonostante i continui aiuti e quelli che potremmo definire "supporti", io continuavo ad avere i miei dubbi quando non mi scriveva per un po' oppure mi parlava di come facesse cose con gli amici (insomma, lei era una ragazza single in cerca di un lui, e non ci vuole un granché per essere più sociali e carismatici di me [basta letteralmente respirare], quindi avevo paura che entrasse facilmente qualcuno nella sua vita e mi portasse via quella che in tutti i sensi era una mano calata dal cielo [insomma, quando mi sarebbe ricapitato che qualcuno mi presenta una persona così sensibile che è anche in grado di mantenere amicizie? quand'è che avrei avuto un'altra possibilità di essere felice quando ero sempre così solo e abbandonato dall'euforia? sicuramente mai dopo gli anni dell'università, in quanto non ci sarebbe più stata la costrizione di un qualcosa che tiene legati me e gli altri, e sarei buttato in pasto ad un branco di estroversi che non si sarebbero assolutamente negati la possibilità di ostracizzarmi dai loro circoli ed intorni di divertimento; la comparsa di Mirtillo era l'ultima possibilità di un'amicizia felice, e Liana era l'unica possibilità rimasta di qualcuno che mi avrebbe fatto conoscere l'amore, ed esprimere quello che non ho mai potuto esprimere]), e questo lo dicevo anche a Mirtillo (l'esperienza della relazione a distanza non mi ha portato risultati positivi; ad esempio, con Loto le possibilità non si erano semplicemente abbassate, ma proprio annullate, in quanto nel periodo in cui non ci siamo scritti pare abbia conosciuto un ragazzo [che le starebbe simpatico, ma tanto] che l'ha invitata ad una grigliata, e siccome due più due fa quattro, era evidente che si sarebbero innamorati di lì a poco [se già non lo erano]), esprimendole le mie perplessità sulle motivazioni stesse che l'avrebbe portata a presentarmi Liana (siccome era proprio con le stesse modalità di Loto, temevo quasi logicamente che ci sarebbe stata quella "grigliata" che mi avrebbe portato via Liana [come se fosse mia, eh? per chiarirci intendevo portarmi via la possibilità che lei potesse diventare realmente una parte significativa della mia esistenza]); lei cercava di rassicurarmi, proponendo modi per essere più sociale e di non temere mortalmente quella solitudine creata dalla sua assenza (anche se, al di fuori di Liana c'era solo una comitiva che si stava sgretolando come un castello di sabbia a causa di Nilo che aveva oltrepassato un limite che mai si dovrebbe sorpassare, e il fatto che tentasse di fare finta come se niente fosse stato, provando a reinserirsi nella compagnia ad ogni possibilità che gli si presentasse [ovvero quando c'era la sola presenza degli altri, quindi può essere anche questo un motivo per cui si stava attuando una silenziosa ostracizzazione di Nilo {almeno questo pensavo {e speravo} di percepire} dalla comitiva {anche perché anch'io cominciavo a percepire un certo disagio in sua presenza {ora potreste dire "hey, ma prima hai detto di non aver preso chiaramente parti perché volevi una comitiva unita, perché adesso sembra che stai prendendo la parte della compagnia "ristretta" {alla comitiva} di Mirtillo?" beh, era perché lei dava naturalmente un'aria di felicità e sapeva magistralmente mettere a loro agio chiunque incontrasse, unito all'inconscio disagio che provavo intorno a Nilo {forse causato dall'inconscia percezione dei suoi appiccicosi tentativi di reinserirsi nella comitiva, e il fatto che non poteva fare a meno di guardare cosa facevano gli altri ed invadere il loro spazio personale}, che mi hanno portato e pensare queste cose {e in fondo mi dispiace che sarà isolato per dei traumi che ha, ma se continua a fare come fa ora non c'è altra soluzione che l'abbandono, che per quanto riconosca sia brutale, pare l'unica via d'uscita per questa situazione soffocante ed insopportabile}}}], quindi era come se fosse rimasta la mia unica ed ultima possibilità di ordine ed armonia di fronte ad un immenso caos e sballottamento tra persone che ti rinfacciano costantemente che loro hanno una socialità ed una felicità che tu non avrai mai, che non ti sarà mai concessa la possibilità di avere amici, di essere felice, perché tutti quei traumi e persone che ti odiavano e respingevano in realtà te gli eri meritati, non sei mai stato abbastanza per nessuno [a cominciare dai tuoi, tanto che nonostante i tuoi desideri di felicità da bambino ti hanno regalato l'orrore dell'abbandono, il pensiero che qualsiasi cosa ti avrebbe portato felicità ti potrebbe essere sottratta all'improvviso, e tu non ci avresti potuto fare niente, saresti rimasto da solo con la tua disgustosa solitudine, che non puoi fare a meno di sopportare, anche perché tentare di combatterla in fondo avrebbe significato essere realmente da solo, non voluto nemmeno dai tuoi, con un conflitto interno lancinante che sarebbe cresciuto esponenzialmente al secondo, con l'unica terminazione possibile della soluzione estrema], e "manipolandomi" cercando di portarmi dalla sua parte per non essere effettivamente quello da solo della comitiva [anche in questo caso, cercando un'eccessiva compresenza]). {Precisazione: non é che con Liana non mi sia proprio mai visto in persona, una volta ci siamo incontrati insieme a Mirtillo, Fava e Limone per un picnic al parco, e dopo abbiamo fatto una piccola passeggiata (sempre in gruppo)}
Forse è per il fatto che Mirtillo percepisce questo atteggiamento fondamentalmente pessimista e negativo (oppure anche per il fatto che mi avesse consigliato di fissarmi con una comitiva per fare una ginnastica con la mia "socialità" [nel senso di allenarla per ovviare alla preoccupazione di non essere un buon amico]) che ha cominciato a stare più tempo con altre comitive (penso anche come naturale conseguenza del fatto che si sedesse dall'altra parte dell'aula per evitare la presenza di Nilo). In particolare c'è una comitiva con cui si sta sedendo sempre più spesso (nonostante non ci sia Nilo), e ride sempre più spesso, e quando finiscono le lezioni (e di solito andiamo nella biblioteca del polo per studiare) lei ha cominciato ad andare con questa particolare comitiva (in cui c'è una persona che chiameremo Ema). Sembra che piano piano si stia allontanando lei dalla comitiva, e che si stia disgregando persino quella parte che sembrava opporsi alla presenza di Nilo, e sembra che veramente stia crollando la mia unica certezza (e che si sarebbe profeticamente avverata la situazione esposta verso la fine del paragrafo precedente), quindi ogni volta che vedevo Mirtillo insieme ad Ema, e che c'era quella confidenza che di solito c'è tra buoni amici (che prima c'era tra di noi, e adesso la mostra a qualcuno che ha conosciuto da così poco? così sembra che fino ad ora mi abbia mentito, come se l'affetto amichevole precedente fosse stato falso, e che in fondo non mi abbia mai voluto bene). Un giorno Mirtillo va insieme ad Ema in biblioteca, e mi capita di incrociarli e trovare un posto accanto a loro; qui si mettono a parlare con molta scioltezza, ridendo con naturalezza e chiacchierando volentieri. Ad un certo punto scorgo con la coda dell'occhio che si volevano fare un autoscatto, e a me viene l'istinto di girarmi con la testa di scatto per vedere effettivamente quello che stavano facendo; dopo qualche secondo scorgo (sempre con la coda dell'occhio) che erano intenti a fare un altro autoscatto, forse perché quel mio scatto con cui mi sono girato ha rovinato la loro foto, e dopo un po' sento una parola che forse non avrei dovuto sentire (perché, come sempre in biblioteca, era bisbigliata, ma forse Mirtillo ed Ema pensavano che non stessi prestando attenzione a quello che stavano dicendo): "stronzo". Con tutte le probabilità del mondo si stavano riferendo a me, per il fatto che avevo rovinato una loro foto (anche perché è stata detta poco prima che si facessero la seconda foto), ed hanno pensato che siccome molte volte non senta benissimo ciò che mi viene detto avrebbero potuto dirlo senza che io sapessi niente; in realtà l'ho sentito, e mi ha fatto stare anche un po' male (nel senso, all'inizio Mirtillo mi trattava affezionatamente come un amico, e ora oltre a non voler stare intorno a me come prima m'insulta pure? forse veramente si sta avverando la sentenza di prima, forse veramente non mi sono meritato e mai meriterò un po' d'affetto [e quei post motivazionali? se anche loro si sbagliano quale altra fonte di dopamina ed eccitazione avrò dalla vita? quando mai proverò ancora piacere?]; nonostante queste cose siano costantemente nei miei pensieri [e quindi dovrei sviluppare una certa consapevolezza cosciente al riguardo] mi continua a fare male, anche se ho le motivazioni di ciò che accade, non riesco a spiegarmi le motivazioni del perché ciò accada, qual è il senso di tutta questa sofferenza [nel senso, perché sto soffrendo dalla stessa fonte che prima mi dava così tanta gioia? perché questo piacere non può durare per più tempo?]). Ma arriviamo alla ragione originale per cui ho sentito il bisogno di scrivere il post: vi ricordate quando ho detto che alle superiori i miei compagni hanno organizzato un'uscita al sushi davanti a me e non mi hanno invitato? (avevo pure detto che quest'esperienza era traumaticamente risorta recentemente; ecco, adesso si vedrà perché) Bene, il pomeriggio che precedeva la sera in cui avrei cominciato a scrivere questo racconto mi ero seduto accanto a Fava e Mirtillo (accanto a me c'era Fava e accanto a lui Mirtillo) in biblioteca per studiare (beh, in realtà io stavo cominciando ad appuntarmi "L'interpretazione dei sogni", sempre nel tentativo di capirmi un po' di più e cercare di dare un senso a quel casino che avevo in testa e che mi stava rovinando l'esistenza), e ad un certo punto vedo con la coda dell'occhio (oh, ma sto occhio non sta mai al suo posto? per qualche ragione mi piace andare costantemente avanti e indietro nella stanza in cui mi trovo per scorgerne dettagli, e forse potrebbe essere anche una ragione per cui alle superiori mi trovavo bene solo con Rana [autodiagnosi goes brrr]) che Fava stava prenotando un biglietto per un evento ad un museo che si sarebbe svolto tre giorni dopo; il fatto è che dopo un po' Fava chiede a Mirtillo se eventualmente sarebbe voluta andare a quell'evento, mentre a me non è stato mai chiesto (notate similarità tra i due eventi? manco fossero gocce d'acqua). E lì ho sentito un'altra volta quel senso d'abbandono che prima avevo provato, ma adesso proveniva da persone che credevo mi volevano come amico, che mi stavano rendendo felice dopo tanto tempo, ed ha fatto ancora più male così; in tutto questo Liana non iniziava mai una conversazione, quindi lo sforzo di rompere il ghiaccio toccava sempre a me (facendomi di fatto pensare che in fondo non mi volesse, che si fosse in un certo senso stancata della mia noiosità e incapacità di intrattenere, anche in una conversazione [anche se Mirtillo mi aveva rassicurato che Liana non me l'avrebbe mai detto direttamente, che non era il tipo di persona da dire direttamente queste cose {anche se ero fermamente convinto che queste cose me le stia dicendo indirettamente}]), e quindi mi ritrovavo fuoco davanti, fuoco dietro e fuoco ai lati, fiamme che mi soffocavano e mi facevano sfiatare di caldo, e che mi avrebbero continuato a cucinare finché non avrei esalato l'ultimo respiro. Anche se ultimamente mi hanno invitato ad un'uscita la settimana dopo questa (lo so, anch'io pensavo sarebbe stata una terza replica dell'"esclusione del liceo" [nominata tre volte? perché non darle un nome?], anche perché eravamo in gruppo [un'altra comitiva], ma forse perché c'era anche un'altra persona, che chiamerò Giunco, che è sempre stata volenterosa nell'includere gli altri in eventi organizzati di gruppo [il fatto che questo mostri un senso di disprezzo per l'esclusione diretta fa di lei una gran persona, menomale che la conosco {ah, e anche lei è out of the Picture, è impegnata}]), nei giorni in mezzo è sempre la stessa storia: mi sento solo, e quando sono in compagnia della mia solita comitiva, sento come se in realtà non mi volessero (ma non mi volessero dire di allontanarmi).
Detto tutto questo, qual è il problema di fondo? perché sembra che abbia una dipendenza dalla confusione nonostante ho un ardente desiderio conscio di un'ordine di socialità? perché non riesco ad avere amici, e quando arrivano dopo un po' se ne vanno sempre? chi verrà al mio funerale dopo che ho finito l'università?
[P.S.: se per caso i soggetti di cui ho parlato qui dovessero trovare questo racconto, vi voglio dire che è stato bello conoscervi, e casomai doveste abbandonarmi definitivamente perché ora sapete cosa sento realmente, vi auguro il meglio]
[Edit: ho finalmente fissato il colloquio conoscitivo la settimana prossima, farò sapere come andrà]
[Edit 2: la famosa "grigliata" che ha portato via Loto é arrivata, adesso (penso) un aperitivo ieri ha portato via Liana (che in tutto questo si é trasferita a 3 ore da qui per lavoro), adesso veramente quello che mi rimane é un messaggio con le spunte blu]
submitted by whitedog04 to Psicologia_Italia [link] [comments]


2024.05.13 01:39 LoreWinterr Minha família é injusta comigo

Eu M(19) anos, tenho um irmão mais velho H(20) e admito desde pequena sentia que algo não estava certo da forma que nossos pais nos tratavam. Minha mãe disse para mim que queria uma menina, mas meu irmão veio primeiro e após um ano ela tentou novamente, e então eu nasci.
Eu e meu irmão nunca nos dávamos bem quando mais novos. Tínhamos brigas que iam de choro até violência física, eles nos separavam e levávamos bronca, meu irmão sempre falava que eu tinha começado a briga e boa parte das vezes eles acreditavam e eu era posta de castigo.
Meu castigo era ficar sentada em uma das poltronas em silêncio, até que eles falassem que eu podia sair. Podem falar que estou me vitimizando, mas aqui vai a explicação do porque eles acreditarem no meu irmão. Quando mais nova eu era bem mais alta e mais forte, enquanto meu irmão era baixinho e magrinho.
Em relação a brinquedos era uma história mais injusta ainda. Quando íamos a uma loja de brinquedos ia direto em busca das minhas bonecas favoritas, desde pequena meus pais me ensinaram a economizar guardando tudo em um cofre de porquinho, e quando eu não tinha, sempre buscava a opção mais barata que meus pais podiam comprar.
Admito, posso parecer mimada. As bonecas mais baratas custavam de 50 a 70 reais, quando mostrava para minha mãe ela dizia: "Quando a mamãe receber o próximo salário eu compro?" Era assim quase todas as vezes, consciente de como as coisas funcionavam eu concordava, mas claro, como criança ficava triste e tinha que engolir o choro quando meus pais compravam algo para o meu irmão.
Ele era um daqueles garotos que se jogava no chão da loja gritando, chorando e se esperneando, e como meus pais gostavam de manter as aparências, eles cediam. Enquanto eu saia sem nada, ele saia com algo caro que meus pais pagaram do próprio bolso para parar a birra do meu irmão.
Teve uma vez que vendi minha velha casa de bonecas grande, aquelas onde você podia entrar dentro e podia brincar. Eram bem famosas e muito caras na época, decidi vendê-la pois eu estava crescendo muito e a casa estava muito pequena.
Eu ainda era uma criança, mas tinha noção de dinheiro e quando consegui 700 reais por ela fiquei animada, já que era a primeira quantia alta que conquistei por conta própria. Estava pronta para satisfazer um desejo meu de ter uma casa da barbie, nunca tive uma e com aquele dinheiro eu podia comprar. Só que para minha tristeza, eles fizeram com que eu dividisse o dinheiro com meu irmão, eu neguei mas eles insistiram um pouco mais e eu acabei cedendo, já que eu era criança e eu não queria ficar de castigo. Não consegui comprar a casa, pois o que meu irmão comprou foi muito caro, o que não foi uma "divisão justa". Eu não levei nada pois queria juntar para conseguir a casa, mas quando tinha o dinheiro completo, a casa que eu queria estava esgotada e parou de vir pois com vários outros filmes vindo os produtos iam mudando paranos que estavam em alta.
Isso continuou ao longo dos anos, até que comecei a ser mais mão fechada em relação ao meu dinheiro, sabendo dizer não e falar que o dinheiro é meu. Foi quando a situação do passado se repetiu.
Meu irmão começou a fazer aulas de piano, e eu quis fazer já que achei divertido aprender um instrumento. Tivemos várias aulas, ao ponto de meus pais comprarem um para por aqui em casa, ele era caro por isso cuidavamos dele, só que meu irmão ficou indignado com a forma que o professor lhe deu o caderno de partituras, e não foi nada exagerado, mas ele quis sair e meus pais me obrigaram a sair junto já que eles não queriam me deixar sozinha com um homem muito mais velho.
Meu irmão decidiu vender o piano, e então comentei que a divisão do dinheiro ficaria metade pra mim e metade para ele. Isso acendeu o pavio, o que virou uma conversa virou uma briga, dizendo que ele não ia dividir que o piano era dele e eu dizendo que era nosso porque nós dois tocávamos ele. Meus pais concordaram com meu irmão, e isso só me lembrou do passado o que me deixou muito irritada.
Se passou um tempo e eu tive minha vingança onde meus pais não puderam fazer nada contra mim e nem me obrigar a nada. Eu havia juntado um ano inteiro dinheiro que ganhei de presentes mais o que eu juntei, da do um pouco mais de 1.000 reais, fiquei muito orgulhosa comigo mesmo quando contei o dinheiro.
Guardei tudo isso em um envelope e botava na minha bolsa, não era seguro mas eu não tinha noção disso, e quando eu chegava em cada eu escondia o envelope do meu irmão. Meu irmão sabia que eu levava para o shopping então enquanto eu estava vendo algum jogo para nosso PS4 ele recomendou comprar um controle 2 e um armazenamento maior para jogarmos juntos. Eu disse não, pois naquela época tinha já os mitos do "PS5" por isso discordei e guardei o dinheiro para comprar o PS5 (Demorou anos), ele foi fazer birra para os nossos pais só que eles falaram que não podiam fazer nada já que eu tinha economizado, chegaram a perguntar mas eu disse não é meus motivos, então conversa encerrada.
Ele parou de me pedir dinheiro quando os parentes começaram a dar para ele, e eu fiquei mais tranquila em saber que ele largaria do meu pé.
Ele foi amadurecendo com o tempo, e vou dar o motivo que mais me irrito nos últimos tempos e não se trata de dinheiro.
No meu colégio, ao chegarmos no primeiro ano podíamos escolher um curso de três. Informática, administração e enfermagem, cheguei até a perguntar para a minha mãe se tinha como fazer normal, mas ela me obrigou a escolher, então escolhi enfermagem. Eu tinha 13 anos e terminei aos 16 anos e junto a isso meu irmão entrou na Marinha.
No início pensei, ele vai aprender que o mundo não são flores e nem que as coisas são fáceis. No final isso se tornou apenas meia verdade.
Sinceramente, nunca vi meu irmão machucado da forma como uma criança seria, tipo ter um joelho ralado. Eu passei por todo o processo de sair machucada, e lembrando disso, minha eu do passado era um imã de tantos problemas que acho que ela devia ter começado a usar armadura.
Ele voltava para casa nos fins de semana abatido, ficava com pena mas ao mesmo tempo pensei que isso ia melhorar ele, mas piorou. Ele desistiu 1 ano depois dizendo que não aguentava. Meus pais investiram o que acho que equivale a mais de 3.000 reais em materiais, vestimentas e aparelhos para levar para lá, depois que ele desistiu foi um inferno dar um jeito nas coisas.
Isso desencadeou uma raiva em mim, porque me encontrei na situação no início de enfermagem onde eu me sentia exausta com os estágios, e pedi para sair no primeiro ano, porque era exaustivo, os estágios dependendo do local eram muito cansativos, e também abordando o fato que estávamos em meio a pandemia o que tornava tudo mais exaustivo.
Escolhi enfermagem porque durante um período internação em um hospital devido a um grave problema de saúde as enfermeiras cuidaram muito bem de mim e foram muito gentis, fazendo piadas ou conversando comigo. Só que não estava acostumada com aquela rotina, minha mãe brigou e disse para eu terminar o que eu comecei. Agradeço a minha mãe por não ter deixado eu sair, mas saber que meu irmão pode desistir de algo assim tão facilmente e meus pais aprovarem me chateou.
Ele ainda não sabe para onde quer ir ou fazer, mas agora ele quer fazer para militar. Enquanto eu, assim que terminei o colégio fui para a faculdade. Não fui para enfermagem ou medicina, acabei indo para psicologia, pois depois de conversar com diversos tipos de pessoas durante meus estágios, descobrindo parte de suas vidas ou ouvir eles desabafando as vezes, me motivou a isso.
Mesmo que no início não tenha me dado bem em enfermagem, peguei o ritmo. Conheci também pessoas maravilhosas. E na faculdade apesar de me sentir deslocada, fiz algumas amizades. E recentemente, estou escrevendo um livro e uma editora me contatou, então pode se dizer que minha vida tá indo em um rumo bom.
Só que ainda me sinto chateada pelo favoritismo dos meus pais. Eles não repreendeu meu irmão, nem mesmo quando ele está errado e quando ele percebe, ele ri e fala que é piada.
Todos da minha família perceberam isso, principalmente minha tia. Por conta de algumas respostas que meu irmão deu e de algumas vezes que ele a ignorou quando ela tentava conversar, e minha mãe apoiava dizendo que era o jeito dele, deixou ela desconfortável ao ponto dela parar de vir em nossa casa.
Ainda que eu visite ela, me sinto mal em ouvir os membros da familia por parte da minha mãe falando mal dela.
E para aqueles que estão perguntando sobre meu pai. Ele apenas concordava com o que minha mãe dizia ou fazia, porque ele não quer criar conflitos com minha mãe, eles são boas pessoas e se amam muito, por isso ele só discorda quando acha que algo está realmente errado.
Ele é um militar aposentado, sempre foi carinhoso comigo e com meu irmão, e em todos esses anos sempre foi complicado descobrir o que ele considera certo ou errado.
É meio complicado tudo isso.
submitted by LoreWinterr to desabafos [link] [comments]


2024.05.13 01:00 JacquesTimmermans Sobre Os Sonhos

Sobre Os Sonhos
☆ Π RĎT ~χχχViii~✧⁰⁰³⁸ Π∞ßτ ∞²¹⁷ ⁰⁰ר
Os sonhos são — de fato — um mistério ~ sem fim ~
De tempos em tempos faço reflexões sobre os sonhos.
O amado irmão Lima leva derradeiríssimamente tão à sério que mantém um caderno onde espartanamente registra tudo.
Sobre contar sonhos, há uma sentença perdida em minha psykhé ...
❝As pessoas acham chato ouvir os sonhos dos outros mas gostam de contá~los.❞
Me aventuro em duas construções ...
❝Sonhos são a arte~pura da psykhé❞
&
❝Sonhos são manifestos~artísticos~poéticos~surreais da psykhé quando no estado somnium.❞
Outrora já registrei e publiquei alguns sonhos
Sobre os meus registros tudo o que posso dizer é que são contados à luz da verdade da minha consciência diante de
Deus Pai Criador dos Céus & Da Terra & De Tudo & Absolutíssimamente Tudo O Que Há.
Deixo o registro ...
...~♫~♨~♫~♨~♫~♨~... ...~♫~♨~♫~♨~♫~♨~... ...~♫~♨~♫~♨~♫~♨~...
A Alienígena Oriental
...~♫~♨~♫~♨~♫~♨~... ...~♫~♨~♫~♨~♫~♨~... ...~♫~♨~♫~♨~♫~♨~...
Na madrugada de domingo v de maio de 2024 acordei muito zonzo após as 09:00 h lembrando de um sonho absurdamente surreal.
Uma nave do tamanho de um estádio de futebol pousou na terra.
Estavam na cabine mãe e filha oriental.
Me vi recebendo elas em um corredor.
A filha era muito tímida.
Ao olhar para a filha foi atração fatal.
Cheguei próxima dela e disse ...
— Acho que vamos ser namorados!
Ela grudou em mim feito uma perereca e me abraçava e beijava com toda a paixão.
— Eu entrei em estado de êxtase.
— Aquele sentimento de torpor mágico quando estamos apaixonados.
Ao final do corredor; estava agarrado nela encostado em uma parede; quando a mãe dela se aproximou e disse ...
— Eu estou vendo esta indecência!
@
As palavras da mãe acusavam que a filha havia estava emitindo fortes sinais sexuais.
Sim! Sim! Sim!
@
Alguém disse ...
— Ela tem 450 anos, mas é jovem.
E é só o que eu me lembro.
° ° °

° ° °
Desta experiência fiquei com o sentimento de torpor mágico.
Algo as famosas palavras de um amado amigo ...
— Eu estou amando uma mulher que não sei quem é.
Bem, sô pensador das profundezas ...~ůltra~ůltra~ůltra~... abissais.
Minha visão sobre as teorias de interpretação důs sonhos dos outros; ancoradas no princípio dos signos~coletivos.
— São transgressões lingüísticas.
— São ilegítimas.
— São abominações.
São frutos dum tempo onde ůs saberes da teoria geral d¡ sistemas, teoria da informação, ... não existiam ou eram embrionárias.
Eu explico ...
— Se existem possibilidades de decodificação dos sonhos ...
• A possibilidade primária reside no autor do sonho posto que em uma imersão mui mui mui profundíssima poderia — eventualmente — compreender o complexíssimo tecido dw representações e significados (signos) auto~potentes.
• A possibilidade secundária reside no outro — apenas s¡ — imergir mui mui mui profundissíssíssíssímamente para — eventualmente — compreender o complexíssimo tecido de.representações ¡ significados (signos) auto~potentes d'outro.
• A possibilidade secundária apenas pode fundir~se à possibilidade primária se a viagem da imersão para a compreensão do complexíssimo tecido d¡ representações ¡ significados (signos) auto~potentes d'outro for ~ tão profundissíssíssíssíma ~ que nesta circunstância, o outro e s¡ um só são.
¿¿¿ Na prática. nů cacaů. nů duro. ů ķ¡ ķ¡ ķ¡ tudo isto ker dizer ???
Diante dů relato důs sonhos důs outros, devemos refrear a nossa psykhé ¡й busca d¡ interpretações; posto ķ¡ não passam d¡ alucinações — completamente desvinculadas da realidade — porque não há ciência dů complexíssimo tecido d¡ representações ¡ significados (signos) auto~potentes d'outro.
Síntese
...~ůltrå~ultrå~ultrå~...
...~ůltrå~ultrå~ultrå~...
...~ůltrå~ultrå~ultrå~...
Os seus sonhos são os seus sonhos.
A interpretação dos outros é alucinação.
No intento de compreendê~los,
...~só~só~só~...
...~só~só~só~...
...~só~só~só~...
Lembrar o oráculo de delfos
https://pt.m.wikipedia.org/wiki/oráculo_de_delfos
Onde algo consta
❝conhece-te a ti mesmo e conhecerás todo o universo e os deuses, porque se o que procuras não achares primeiro dentro de ti mesmo, não acharás em lugar algum.❞
https://blogdoenem.com.bsocrates-oraculo-delfos-filosofia-enem/
https://pt.m.wikipedia.org/wiki/conhece_a_ti_mesmo
αΩ
~ ∇ ~
psykhé
[ BRAZIL • ∞²¹⁷ DMN Domenica χii Maggio MMχχ¡V ⁰⁰ר ]
submitted by JacquesTimmermans to u/JacquesTimmermans [link] [comments]


2024.04.26 22:54 Aware_Compote_6049 Demissão

H(24)
Hoje passei por uma situação que me deixou sem chão, especificamente uma demissão em um estágio de uma instituição de ensino privada (daquelas bastante famosas que têm várias sedes na capital do estado, famoso colégio de ricos). Vou contar como tudo ocorreu.
Eu sou estudante de física da federal do meu estado e já faz algum tempo que enfrento péssimas condições financeiras. Estava decidido a arrumar um emprego temporário enquanto cumpria minhas obrigações na faculdade. Vi uma vaga para estagiário de física e matemática na tal instituição, enviei meu currículo e rapidamente fui chamado para uma reunião. Participei da reunião com a coordenadora do estágio e, no outro dia, fiz um teste escrito (no qual me destaquei em relação aos outros candidatos) e um teste experimental dando aula para alunos do 4º e 5º ano. As crianças rapidamente gostaram de mim e até me abraçaram; eles ficaram maravilhados quando mostrei minha mini bobina de Tesla (como já disse, minha área é física e eu realizo muitos experimentos). Fui aceito para trabalhar na instituição como estagiário, onde deveria desempenhar um papel de monitoria e reforço dos alunos. Eu e outros estagiários (que também gostaram de mim e interagiram) éramos responsáveis por alunos do 4º ao 9º ano. Minha tarefa era explicar o assunto, ajudá-los a responder às atividades. Eu fazia isso todos os dias e me dava muito bem com boa parte dos alunos, principalmente os do 4º e 5º ano, que gostavam muito de mim, com um aluno do 6º ano que gostava de robótica (e às vezes mostrava experimentos para ele, até levei minha protoboard), e com os alunos do 8º e 9º ano (só havia um aluno dessa turma, mas percebia um certo respeito dele por mim e ele sempre pedia para eu tirar dúvidas). Os únicos alunos que eu percebia que não gostavam de mim eram dois alunos de uma turma de três do 7º ano. Esses, em específico, eram desinteressados, não prestavam atenção nas minhas explicações e até debochavam de mim, fazendo piadas como "Por que o estagiário anterior foi embora?" ou me menosprezavam. Não conseguia dar revisão para esses alunos. Na terceira semana em que trabalhei, fizeram um feedback meu para a coordenação dizendo que eu não entendia os assuntos e que eu não ajudava (o curioso é que os alunos do 4º e 5º ano tiraram notas boas e agradeceram a mim, um até tirou 9). No final, os pais com reclamações fizeram com que eu fosse demitido. A coordenação me chamou hoje, eu até expliquei a situação do deboche e eles até acreditaram em mim, contudo, falaram que, como os pais pagam a instituição e são influentes (o pai desse aluno em específico que debochava de mim é advogado), não tinham como me manter. No final, fui demitido hoje e voltei sem chão, e ainda queriam que eu fosse aplicar prova amanhã. Eu sinceramente não estou me sentindo bem, me sinto destruído e pretendo desistir da Licenciatura em Física e até mesmo do curso.
O erro de muitos pais, principalmente pais ricos e formados em cursos como direito e medicina, é em não admitir que seus filhos são desinteressados e que não tem as mesmas ambições que eles. Eles são mimados pelos pais e já acham que tem tudo e que não precisam buscar nada.
Já faz um bom tempo que enfrento problemas psicológicos, tomo remédio para ansiedade e estou quase chorando. Eu sei que sempre vão ter situações ruins que vamos ter que passar, mas não é fácil lidar com isso. Eu não quero mais ter que trabalhar com filhos dos outros, principalmente em escola de rico.
submitted by Aware_Compote_6049 to desabafos [link] [comments]


2024.04.12 21:41 Liana_12 MEU NAMORADO ME ODEIA

Oi, gente. Esse é um desabafo de um acontecimento recente.
Hoje fui (M, 25) num evento no shopping com meu namorado (H, 26) e no final resolvemos ir numa farmácia, pegamos o que tínhamos que comprar e fomos para a fila.
Estava conversando com o cidadão e do nada, em uma fração de segundos, meu namorado joga o ele tava segurando na mão, vira as costas e sai andando disparado para fora da farmácia, não fez questão de me esperar, foi tudo tão rápido e abrupto que as pessoas da fila ficaram me olhando estranho e eu me senti muito constrangida, porque depois tive que colocar tudo lá e correr atrás do meu namorado que nem uma cachorra.
Depois de andar um bocado, ele olhou para trás e me diz que tinham furado a fila na frente dele, eu perguntei a ele se era realmente necessário ter feito aquela cena toda, e ele me solta uma famosa frase dele que ele sempre usa para invalidar tudo que eu sinto " já estou puto, você quer piorar é????". Como se eu tivesse engolir no seco todas as impulsividades dele, só porque ele tá bravinho.
Depois disso ele falou "tá ok, então vamos para casa", e mais uma vez saiu andando disparado na minha frente e, depois, me ignorou até minha casa 😀
Bom, agora ele vai ficar dias sem falar comigo e depois vai dizer que nossa relação não dá certo por minha causa.
É isso gente, meu namorado me odeia.
submitted by Liana_12 to desabafos [link] [comments]


2024.04.04 02:58 Independent-Past9802 Estou confusa e me sentindo mal

Sai com meu ex, a famosa recaída, mas ele esta a quase 2 meses namorando uma garota com cancêr, e ainda chamou ela de corna na hora H pra mim e rimos disso!
submitted by Independent-Past9802 to relacionamentos [link] [comments]


2024.04.03 07:44 bot_neen ¡Abucheada! Así corrieron a la candidata al gobierno de Veracruz, Rocío Nahle, de una cafetería

¡Abucheada! Así corrieron a la candidata al gobierno de Veracruz, Rocío Nahle, de una cafetería submitted by bot_neen to Mexico_Videos [link] [comments]


2024.04.01 09:35 Lyzergic1 Meus ex-sogros estão desesperados e não sei o que fazer (e se quero fazer algo)

Olá pessoal, não sei se aqui é o lugar correto para esse tipo de post, mas como não tenho com quem falar:
Eu (H, 29) tive um relacionamento de quase 9 anos (com idas e vindas) que se encerrou no final de 2022, mas com as famosas recaídas, durou até meados de 2023. Ela (M, 28) sempre foi muito protegida pelos pais, mas confesso que também teve problemas com eles, tanto por conta da personalidade forte que todos possuem, quanto por questões de certos "abusos" por parte dos pais. Na metade do ano passado, ela me pediu ajuda para conseguir um emprego (sim, o primeiro emprego) para ela, o que fiz tranquilamente (graças a ela e à irmã, estou conseguindo realizar o meu sonho). No começo de 2024, ela acabou sendo chamada para trabalhar no local onde queria, que é bem próximo de onde mora. Até aí, tudo certo. Porém, nesse emprego, ela acabou conhecendo um cara mais velho (+40) e se apaixonou por ele, o que ela meio que me disse nas entrelinhas. Até aí, fiquei um pouco incomodado, mas acho que é padrão, levando em conta que foi o meu primeiro relacionamento. A questão é que tanto a irmã dela (com quem ainda mantenho contato) quanto um amigo da família me falaram que o rapaz não era uma boa pessoa: teve contato com diversos tipos de drogas (isso foi dito por ele), chegou a morar na rua, no último emprego foi demitido porque faltou 5 dias sem dar justificativa (sendo que ele precisava do trabalho para pagar o aluguel) e coisas do tipo, além de não se adequar aos objetivos que ela diz ter.
Quando voltei das minhas férias, acabei encontrando o pai dela e conversamos um pouco. O assunto acabou caindo nela, e ele me perguntou se eu conseguiria conversar com ela, dizendo que ela está fazendo besteira e que o cara não tem futuro, entre outras coisas. Eu disse que não faz muito sentido falar isso sobre ela, pois ela acharia que estou tentando atrapalhar a felicidade dela (o que ela disse para os pais quando eles proibiram ela de trazer o rapaz para a casa deles) e que estou dizendo isso por ter ciúmes dela ou algo do tipo. Ele pareceu ficar triste, mas concordou com o que eu disse. Esta semana, a mãe dela veio em casa para conversar comigo, e aconteceu algo semelhante. Eu dei alguns conselhos bobos, como "deixar correr solto" e "sei que a senhora é mãe, mas tente não se preocupar muito com isso, vai prejudicar a sua saúde já debilitada". Ela me veio com uma pergunta que, não sei por qual motivo, cortou o meu coração: "Você conhece a minha filha mais do que eu. Você acha que esse relacionamento vai até quando? E será que ela ainda volta para você?" Eu parei por um minuto e falei: "Não sei, minha senhora, o coração dela é que manda. Agora, sobre a segunda opção, da minha parte, acho muito improvável." Ela também pareceu murcha, como aconteceu na conversa com o pai da dita cuja. Hoje, esse meu amigo acabou indo na casa dela (e ela não estava, pois passa o fim de semana inteiro com o namorado) e me disse que fui assunto entre o pessoal da casa, que eles não aceitam a troca (que não foi necessariamente uma troca) e que eu tenho um futuro, ao contrário do rapaz.
E no meio disso tudo, tenho um péssimo hábito de stalkear as pessoas por nada. Com isso, encontrei as redes sociais do rapaz e vi coisas que sei que não são do gosto dela, como o fato de ele seguir muitas mulheres que postam fotos seminuas no Instagram (e muitas até com OnlyFans), chegando a seguir umas 500 mulheres desse tipo, no mínimo. Agora entra a minha questão: Deveria tentar fazer alguma coisa? Nutro um certo carinho por ela (talvez até amor, muito pelo tempo que ficamos juntos) e sei que ela se chatearia se descobrisse esse tipo de coisa dele. Ela tem problemas com autoestima em relação ao corpo e, pelo que me falaram, parece que ele quer mais se aproveitar dela do que qualquer outra coisa, tanto que já pegou uma geladeira deles (em péssimo estado), pois ele não tem uma em casa e ainda reclamou que estava levemente quebrada (foi avisado antes)
Desculpe o textão.
submitted by Lyzergic1 to desabafos [link] [comments]


2024.03.31 23:24 Lyzergic1 Meus ex-sogros estão desesperados e não sei o que fazer (e nem se quero fazer)

Olá pessoal, não sei se aqui é o lugar correto para esse tipo de post, mas como não tenho com quem falar:
Eu (H, 29) tive um relacionamento de quase 9 anos (com idas e vindas) que se encerrou no final de 2022, mas com as famosas recaídas, durou até meados de 2023. Ela (M, 28) sempre foi muito protegida pelos pais, mas confesso que também teve problemas com eles, tanto por conta da personalidade forte que todos possuem, quanto por questões de certos "abusos" por parte dos pais. Na metade do ano passado, ela me pediu ajuda para conseguir um emprego (sim, o primeiro emprego) para ela, o que fiz tranquilamente (graças a ela e à irmã, estou conseguindo realizar o meu sonho). No começo de 2024, ela acabou sendo chamada para trabalhar no local onde queria, que é bem próximo de onde mora. Até aí, tudo certo. Porém, nesse emprego, ela acabou conhecendo um cara mais velho (+40) e se apaixonou por ele, o que ela meio que me disse nas entrelinhas. Até aí, fiquei um pouco incomodado, mas acho que é padrão, levando em conta que foi o meu primeiro relacionamento. A questão é que tanto a irmã dela (com quem ainda mantenho contato) quanto um amigo da família me falaram que o rapaz não era uma boa pessoa: teve contato com diversos tipos de drogas (isso foi dito por ele), chegou a morar na rua, no último emprego foi demitido porque faltou 5 dias sem dar justificativa (sendo que ele precisava do trabalho para pagar o aluguel) e coisas do tipo, além de não se adequar aos objetivos que ela diz ter.
Quando voltei das minhas férias, acabei encontrando o pai dela e conversamos um pouco. O assunto acabou caindo nela, e ele me perguntou se eu conseguiria conversar com ela, dizendo que ela está fazendo besteira e que o cara não tem futuro, entre outras coisas. Eu disse que não faz muito sentido falar isso sobre ela, pois ela acharia que estou tentando atrapalhar a felicidade dela (o que ela disse para os pais quando eles proibiram ela de trazer o rapaz para a casa deles) e que estou dizendo isso por ter ciúmes dela ou algo do tipo. Ele pareceu ficar triste, mas concordou com o que eu disse. Esta semana, a mãe dela veio em casa para conversar comigo, e aconteceu algo semelhante. Eu dei alguns conselhos bobos, como "deixar correr solto" e "sei que a senhora é mãe, mas tente não se preocupar muito com isso, vai prejudicar a sua saúde já debilitada". Ela me veio com uma pergunta que, não sei por qual motivo, cortou o meu coração: "Você conhece a minha filha mais do que eu. Você acha que esse relacionamento vai até quando? E será que ela ainda volta para você?" Eu parei por um minuto e falei: "Não sei, minha senhora, o coração dela é que manda. Agora, sobre a segunda opção, da minha parte, acho muito improvável." Ela também pareceu murcha, como aconteceu na conversa com o pai da dita cuja. Hoje, esse meu amigo acabou indo na casa dela (e ela não estava, pois passa o fim de semana inteiro com o namorado) e me disse que fui assunto entre o pessoal da casa, que eles não aceitam a troca (que não foi necessariamente uma troca) e que eu tenho um futuro, ao contrário do rapaz.
E no meio disso tudo, tenho um péssimo hábito de stalkear as pessoas por nada. Com isso, encontrei as redes sociais do rapaz e vi coisas que sei que não são do gosto dela, como o fato de ele seguir muitas mulheres que postam fotos seminuas no Instagram (e muitas até com OnlyFans), chegando a seguir umas 500 mulheres desse tipo, no mínimo. Agora entra a minha questão: Deveria tentar fazer alguma coisa? Nutro um certo carinho por ela (talvez até amor, muito pelo tempo que ficamos juntos) e sei que ela se chatearia se descobrisse esse tipo de coisa dele. Ela tem problemas com autoestima em relação ao corpo e, pelo que me falaram, parece que ele quer mais se aproveitar dela do que qualquer outra coisa, tanto que já pegou uma geladeira deles (em péssimo estado), pois ele não tem uma em casa e ainda reclamou que estava levemente quebrada (foi avisado antes)
Desculpe o textão.
submitted by Lyzergic1 to relacionamentos [link] [comments]


2024.03.23 18:18 Alternative-Art-5739 ¿Sabían que en nuestro país se manejó por la izquierda hasta 1945? Pasamos de circular por la izquierda a circular por la derecha como en el resto del mundo. (Tomamos como inspiración a EEUU para hacer este cambio radical en la circulación vial de nuestra querida Argentina para siempre)

¿Sabían que en nuestro país se manejó por la izquierda hasta 1945? Pasamos de circular por la izquierda a circular por la derecha como en el resto del mundo. (Tomamos como inspiración a EEUU para hacer este cambio radical en la circulación vial de nuestra querida Argentina para siempre)
El Obelisco en mayo de 1945, durante la prueba piloto para el cambio de circulación. (Archivo General de la Nación Argentina)
El presidente Marcelo T. de Alvear en una exposición de autos: aún con el volante a la derecha. (Archivo General de la Nación Argentina)
En verde oscuro, los países en donde hoy se maneja por la izquierda: son 56 en todo el mundo.
Imagen sacada de Wikipedia sobre el sentido de circulación vial en el mundo. Los países que están pintados en naranja son los que manejaron por la izquierda, ahora lo hacen por la derecha. Nuestro país esta pintado de naranja.
Esta modificación, que exigió un cambio en más de 280 señales viales, se realizó para facilitar el tránsito internacional. Poca gente conoce este dato. Se conmemora cada 10 de junio en el Día Nacional de la Seguridad Vial.
Personalmente yo lo desconocía hasta hace poco. Cuando me enteré, me llamó la atención y dije: "hicimos lo mismo que hicieron los yanquis".
Argentina ha experimentado muchos cambios durante el último siglo. Sin embargo, uno de los más impactantes fue la modificación en el sentido de la circulación vehicular, de izquierda a derecha.
En simples palabras, el objetivo era mejorar la experiencia de los conductores, que cada vez eran más, y adaptarse a las normas de tránsito internacional implementadas en nuestros países vecinos.
A mediados de 1872, mediante una ordenanza emitida por un intendente de Buenos Aires, se determinó que los carruajes que circulaban por la ciudad debían hacerlo por la derecha.
De todas formas, en 1889 el estilo de manejo cambió, ya que se estableció que los conductores tenían que adaptarse a un sentido de circulación por la izquierda, en cada rincón de Argentina.
Después de haber estudiado cómo funcionaba en EEUU, la gente del Automóvil Club Argentino empezó una campaña para realizar el cambio en 1944.
Finalmente en 1945 se organizó un tercer y último cambio (que perdura hasta nuestros días).
Tras décadas de conducción por la izquierda, Argentina se sumó a la lista de países que manejan por la derecha.
Es por eso que en mayo de 1945, se llevó a cabo un simulacro de manejo sobre la esquina más famosa del país (9 de Julio y Avenida Corrientes), mediante el cual los conductores experimentaron la conducción sobre la mano derecha, alrededor del Obelisco.
Como comentaba mas arriba, para lograrlo, miles de personas trabajaron en la modificación de más de 280 señales de tránsito y la incorporación de 6.500 flechas indicadoras modernas, para ayudar a quienes estaban al volante. Además, se acordó que los trenes y los subtes no cambiarían de mano para no sumar mayores confusiones. Si, los trenes siguen circulando "a la inglesa" respecto a los autos.
Por último, con el objetivo de prevenir accidentes, también se estableció que ningún vehículo podía superar:
  • 30 km/h en ciudad.
  • 40 km/h en áreas suburbanas.
  • 50 km/h en zonas rurales.
Además, el cambio de mano se vio influenciado por la habilitación del Puente Internacional Uruguayana-Paso de los Libres, previsto para el 12 de octubre de aquel año. ya que en Brasil se circulaba por la derecha desde hacia tiempo. Como nosotros hasta antes de 1945 manejábamos al revés, cruzábamos la frontera hacia Brasil y nos confundíamos porque estaba todo "invertido" por lo que podíamos provocar accidentes.
A las 17:45 horas del domingo 10 de junio de 1945, un escuadrón de policías hizo sonar sus silbatos y les indicó a los automovilistas que lentamente se pasaran de carril o giraran el auto, debido al cambio de sentido de más de 100 calles, y aguardaran frenados cinco minutos. A las 18:00 horas, la Argentina abandonó la tradición inglesa para pasar a circular por la mano derecha como en el resto del mundo.
Los ingleses, enemigos de Napoleón, lograron resistir y mantener su sistema de circulación. Pero así, ambos formatos, con volante a la derecha o la izquierda, fueron arraigándose en distintos lugares del mundo de acuerdo a la colonia imperialista dominante. A partir de su independencia en 1776, y para confrontar con el sistema inglés, los Estados Unidos también adoptaron la circulación por la derecha. Su enorme influencia en el continente luego fue expandiendo ese criterio.
El cambio de mano también motivó que los fabricantes de autos invirtieran la ubicación del volante y la pedalera y eso llevó a que la palanca de cambios pasara a manejarse con la mano derecha en lugar de hacerlo con la izquierda. En algunos lugares del mundo se sigue circulando como propusieron los ingleses. Y aunque ya pasaron siete décadas, en la Argentina todavía hay un sitio donde aquella costumbre se mantiene: es en las Islas Malvinas. Pero esa es otra historia.
Dato: La Argentina y Uruguay eran a la sazón los últimos dos de los entonces 22 estados americanos donde el tránsito se movía por la mano izquierda. Hecho el cambio en Argentina, solamente quedaba Uruguay como único territorio donde se seguía por la izquierda. Por su parte, los hermanos charrúas hicieron el cambio de circulación un año más tarde respecto a nosotros. La avenida 18 de Julio en 1946: el cambio de mano ya fue procesado con éxito.
¿Conocían esto?
Fuente: https://www.infobae.com/autos/2020/07/02/publicidades-ingeniosas-y-6500-senales-nuevas-el-dia-que-cambio-la-circulacion-en-la-argentina/
submitted by Alternative-Art-5739 to ArAutos [link] [comments]


2024.03.21 02:05 Ladivcr Del ahorro, ¿por qué hacerlo? - [Reflexiones Financieras]

Del ahorro, ¿por qué hacerlo? - [Reflexiones Financieras]
“Hablamos y discutimos sobre finanzas en el contexto mexicano: ahorro*, inversiones, presupuestos, créditos, impuestos, gastos, ingresos* y cualquier otro aspecto interesante sobre el dinero… Apoyándome de la descripción del grupo. Me gustaría invitarlos a reflexionar sobre el dinero e invitarlos a cuestionarse los comportamientos que tienen respecto al dinero.
Al pasar toda una vida trabajando para conseguir dinero, o en otras palabras, el medio para pagar nuestra comida, ropa, servicios, entretenimiento, en una palabra… Todo aquello “necesario” en nuestra vida.
Nos puede llevar a pensar que el dinero que obtenemos por nuestro esfuerzo se debe gastar como una muestra personal de aprecio a nuestro propio esfuerzo. Si a esto le añadimos el hecho de que cada vez se hace más sencillo realizar un gasto, tenemos una pésima combinación para nuestras finanzas.
Plataformas de compra electrónica por todos lados, anuncios de compra por aquí y por allá en Internet o en vía pública y un montón de “influencers” de paso, promocionando artefactos “de moda”. Cada vez parece más difícil ahorrar y escapar a la cultura consumista que se promueve en todos los medios.
Con la mayoría de personas apostando por el consumo desmedido, surge la pregunta ¿por qué ahorrar?
1. ¿Por qué ahorrar si puedo morir mañana?
2. ¿Por qué ahorrar si el dinero pierde su valor con el tiempo?
3. ¿Por qué ahorrar si el dinero no sirve de nada guardado?
Ha puesto a que, si eres mexicano, es altamente probable que te hayas hecho alguna de las preguntas anteriores y es que, culturalmente, hablar de dinero en México parece ser un tabú, aun en estos días y ni hablar del tema del ahorro [1,2]. Sabemos que el dinero puede brindar comodidad y seguridad a quien lo posee, eso no es todo, también nos brinda diversión “infinita” o al menos, eso es lo que nos ha vendido Internet gracias a los “influencers” y la vida de mentira que viven [3, 4] porque, podemos ver los lujos de las personas, pero no podemos ver sus deudas para adquirir esos lujos. Nadie muestra esta parte, porque esta parte no vende a la sociedad del consumo desmedido.
En lugar de ver al dinero como esa única cosa que se interpone entre nosotros y una vida llena de lujos. Lo ideal es cuestionar si esa vida de lujos es viable y si vale la pena…[5] e ir más allá y preguntarnos si el dinero solo sirve para adquirir objetos.
Retomemos, el dinero puede brindar comodidad y seguridad a quien lo posee… pero, también le provee de un medio para ayudar a otros, de un medio para hacer el bien por alguien más si así lo desea.
Y esto, puede proveer de más sentido a quien lo posee que todos aquellos objetos que el dinero puede comprar. Sin embargo, llegar a este punto y encontrar sentido en la ayuda que se puede proveer a alguien más, utilizando como medio el dinero, es solo alcanzable para aquel que ya ha logrado desligar su sentido de identidad de los objetos que adquiere o puede adquirir por medio del dinero.
Entonces, ¿por qué ahorrar?
- Porque se lo debemos a otros. El simple hecho de tener la oportunidad de ahorrar ya es un gran privilegio que miles de personas en situación de pobreza o que viven al día no tienen. El poder ahorrar significa que ya has cubierto los gastos básicos de aquello indispensable que necesitas y tienes un excedente para ahorrar.
- Porque se lo debemos a nuestro entorno. Creo que en este punto la mayoría sabe que hay cinco islas de basura en el océano (cinco islas conocidas, porque se estima que hay más sin ubicar), cuya extensión es el equivalente a 8 veces México [6] (si alguien tomará esa basura y la depositará en México, nos cubrirían 8 capas de basura). Apostar por una vida de lujos y gasto desmedido no es viable a largo plazo por el gran impacto que tiene sobre nuestro ambiente.
- Porque nos toca poner el ejemplo. Cuando el 1% de personas más ricas genera más contaminación que los 5.000 millones de humanos más pobres [7] se hace evidente que alguien abusa de sus recursos a costa de otros. Y siendo francos, sigo sin entender cómo el 1% sigue teniendo más poder que el 99%. Puede que parte de ese poder sea atribuible al dinero y las ventajas que este te da en este mundo. Es por ello que nos toca mostrar nosotros, los ahorradores, como si es posible vivir con menos, sin sobreexplotar nuestro entorno.
- Porque puede ayudar ligeramente a estabilizar el juego. Lo pensé de esta forma. Aquellos que han acumulado un gran patrimonio es porque ofrecen un servicio al resto de las personas. Cuando ahorramos, significa que reducimos gastos y por ende no adquirimos ciertos servicios. Si muchos lo hacemos, la oferta de estos servicios bajaría a causa de la reducción en la demanda. Por lo tanto, los ingresos para las empresas bajarían. Esto podría mostrar cuáles servicios son realmente indispensables y cuáles son más un capricho innecesario. Con ello, pienso, ya no veríamos en la lista de Forbes de los más ricos que, uno de los más ricos es el dueño de una marca de ropa de “lujo”. ¿Cómo rayos te explicas que el más rico es una persona que vende ropa a precios superaltos y no una persona que provee algún servicio básico que todos necesitamos? Al final de cuentas, si el 1% ha podido acumular dinero, es gracias a la demanda del 99%.
Mi visión utópica, es un mundo en el que la cultura del ahorro sea algo normal y que las personas, una vez alcanzado el nivel más alto o el de reconocimiento en la pirámide de Maslow, ya no solo piense ahorrar para brindar seguridad y apoyo a los suyos y asimismo sino también a alguien más en necesidad. En lugar de utilizar el excedente para comprar un objeto que no es necesario, ese excedente puede proveer de ayuda a alguien más.
Pirámide de Maslow o jerarquía de las necesidades humanas. Fuente: https://iep.edu.es/las-5-fases-de-la-piramide-de-maslow/
El ahorrar no tiene porque privarte de todo, solo exige aprender a distinguir de algo que es necesario para ti o tu familia, de algo que es un capricho por encajar con la moda, con las personas.
Aprender a priorizar la calidad sobre la cantidad. No es necesario cambiar de ropa cada temporada, no es necesario cambiar de celular cada año, no es necesario cambiar de auto cada año. Eso solo es un capricho por mostrar una imagen de “éxito” con base en objetos y esto es precisamente ligar tu sentido de identidad a los objetos que posees. ¿Y si el éxito se midiera por las personas que ayudas o por la reducción de contaminación que haces? Algunas cosas cambiarían. Los incentivos cambiarían.
El dinero por sí solo no es malo, lo malo es el uso que haces de el. Y, puede ser más provechoso proveer de ayuda a alguien que comprar algo que tarde o temprano terminará en la basura o en alguna parte generando contaminación.
Algunas cosas suenan medio utópicas, lo sé, y siendo francos, sigo leyendo de economía para sustentar algunos puntos (como, p. ej. lo que menciono en: Porque puede ayudar ligeramente a estabilizar el juego), pero quería compartir esto para saber si hay por ahí afuera alguien más que sueña o imagina un movimiento del ahorro que busque optimizar recursos antes de que sea tarde para nuestro entorno, que elija el DIY (Hazlo tú mismo, por sus siglas en inglés) antes de recurrir a la compra. Que priorice el ahorro en pro del medio ambiente en lugar del consumo desmedido para agradar a los ojos de la sociedad. Pero sobre todo, para invitarlos a la reflexión y al cuestionamiento sobre cómo usan su dinero y qué impacto puede tener esto a largo plazo sobre nuestro entorno.
Hágalo usted mismo. ¿Qué es? Fuente: https://es.wikipedia.org/wiki/H%C3%A1galo_usted_mismo

Respuesta personal y breve a las preguntas que se mencionaron en el texto

  1. Aun si murieras mañana, lo mejor que puedes hacer para aquellos que se quedan es dejarles tranquilidad financiera después de tu muerte. Inhumación, trámite del acta de defunción, traslado del cuerpo, ataúd, sala de velación y carroza. Son solo algunos gastos que tu esposa, esposo, hijos e hijas o tus padres tendrán que realizar y si estos no tienen ahorros. Pueden adquirir una deuda que les tomará varios años pagar tan solo para poder hacerte un entierro digno. ¿Realmente quieres causarles más malestar?
  2. El dinero pierde su valor con el tiempo, pero solo en las manos incorrectas. En las manos correctas, en las manos de aquel que sabe cómo ahorrar. El dinero puede conservar su valor en el tiempo e incluso aumentarlo y esto representa una gran ventaja en los altibajos que te presenta la vida. Te exhorto a que estudies en tu tiempo libre de finanzas personales como una muestra de aprecio por ti y el dinero que tanto te costó ganar con tu trabajo.
  3. Si piensas que el dinero guardado no sirve de nada, es porque ves al dinero solo como un medio de intercambio para adquirir cosas. Dar cierta cantidad de dinero y obtener un objeto. Es una manera errónea de verlo. Tener el dinero guardado (de la manera correcta, que esté generando rendimientos) te puede brindar algo más que objetos, te puede brindar la tranquilidad de poder afrontar imprevistos médicos o emergencias que demandan un gasto monetario. Piénsalo de esta forma. Si mañana te despiden, ¿puedes tomarte el tiempo de buscar otro trabajo que sea de tu agrado o tomarás la primera opción aun cuando este no te agrada? Si cuentas con un fondo de emergencias con el equivalente a seis meses de tu sueldo, puedes darte el lujo de buscar un buen trabajo. Si, por otro lado, no cuentas con ahorros, sin duda tomarás la primera opción, aun cuando sea un asco de trabajo.

Referencias mencionadas en la publicación

-- [1] ¿Por qué es tan dificil hablar de dinero?
-- [2] Vive 60% de mexicanos con sobredeuda; es dinero un tabú
-- [3] La “influencer” que se arruinó para ser famosa en Instagram
-- [4] Una joven se endeuda con miles de euros para convertirse en una 'influencer': "Podría haber sido mi ruina"
-- [5] Deuda de 10.000 dólares y cero ahorros: la cara oculta de triunfar como influencer en las redes sociales
-- [6] Islas de plástico
-- [7] El 1% más rico genera tantas emisiones de carbono como los 5.000 millones de humanos más pobres
submitted by Ladivcr to MexicoFinanciero [link] [comments]


2024.03.15 02:54 juulboy69 Streak 9: Los corridos y la musica mexicana

Buenas noches amigos, espero que todo esté bien. Tuve un día relajado hoy. Fui a un camino largo con mis perros y mi hermana alrededor de un embalse bonito. Era tan bien fuera, no como Miami por supuesto, pero el sol se levantó y no hacía frío como siempre. También, tocaba la guitarra por un rato. Me gusta tocar tres tipos de música especialmente: sambas brasileñas, música folclórica tocada con los dedos, y la música mexicana como los norteños, siérrenos, y otros tipos de corridos modernos como los tumbados. Pues, voy a explicar algo más de la musica mexicana.
Corridos no son un género de la música mexicana, pero un tipo de canción similar con una balada. Corridos pueden ser varias formas de la música y cuentan historias. Norteños son un género popular en México y los Estados Unidos que usan los acordones, el tambor, y son basados de la música polca y vals. Ejemplos de artistas famosas son este género incluso Los Tigres del Norte, Los Tucanes de Tijuana, Chalino Sanchez, y en los últimos días artistas como Legado 7, Los Hijos de Garcia, y Grupo Marca Registrada. Siérrenos son un género basado de los norteños. La música es similar de eso de norteño, pero en lugar del tambor y los acordones, siérrenos típicamente solos tienen dos guitarristas y un cantante. Ejemplos de artistas famosos incluso Miguel y Miguel (los padres de siérrenos) y Ariel Camacho (el mejor, en mi opinión). Finalmente, los tumbados. Tumbados, o en inglés "sad siérrenos" (el término es malo e inexacto), son una mezcla de siérrenos y hip-hop. Tumbados son muy populares en los Estados Unidos (creo que mucho más que en México), y ejemplos de artistas son Peso Pluma, Fuerza Regida, Natanael Cano (el padre de este género pero no es mi favorito), Junior H, Marca MP, y muchas más. Un problema con los tumbados son las artistas trabajan con los carteles, y hasta escriben canciones por ellos. Esto glorifica los narcos y el crimen, pero la música puede ser bien fuego. Es un asunto de otro día. En todos modos, esos géneros coinciden muchos y no son fronteras sólidas los entre.
Hay más géneros también, pero no está importante ahorita. Uf -creo que escribí bastante para hoy. Si está aquí, muchas gracias por leer. Hasta mañana mis compadres!
Canción del día - El Joven - Marca MP

submitted by juulboy69 to WriteStreakES [link] [comments]


2024.03.02 19:42 jandrinis Tasación de atraco a mano armada

Me dispongo a vender mi vehículo en una famosa plataforma de coches de tasación ultra rápida, el funcionamiento es muy sencillo, primero te tasan el vehículo online rellenando los datos que te pide y en tan solo 5 minutos tienes el precio que "supuestamente" te pagarán por el, en mi caso 6.120 euros me esperaba mas por el estado el bse encuentra, el siguiente paso es coger cita en su "cuartel de guerra" pues bien llego con mi vehículo un Renault Clio del año 2012 matricula (H) 121.000km , vehículo impoluto por dentro y por fuera revisiónes al día, ITV recién pasada, me espero durante 30 minutos a que viniera el tasadora, llega se lo mira, fotos por dentro/fuera, enciende el motor y una vez termina de comprobar se va con un compañero dentro medía hora después sale y me me dice que la tasación final son 3100 euros de los "6120 euros" que me ofrecían en la primera tasación online, le reclamo que primero me dieron otra tasación y me comienza a excusar que el vehículo esta tocado de plancha que el AC no sale frio, que son muchísimos km los neumáticos están al límite.. en definitiva esta plataforma se aprovecha de la situación económica de sus clientes ya por muchos km que tenga un vehículo de 12.500 euros en el 2013 no le puedes comprar por 3.000 ésto es un atraco y una burla hacia el que está vendiendo su vehículo, me he sentido humillado y muchísimos adjetivos más.
submitted by jandrinis to askspain [link] [comments]


2024.03.01 20:04 WolverineMiddle5976 Melhor curso voltado para trabalhar em Bancos e MF

Oi pessoal, tudo bem?
Estou sou H(22) e me sinto bem atrasado com relação a fazer uma faculdade.
Eu negligenciei muito o estudo, pelo meu currículo dá pra ver que eu "atirei" para todos os lados. Eu fiz 2 ETECs (ADM e MKT) e atualmente estou fazendo uma porcaria de faculdade EAD em ADS.
Sinceramente, me sinto frustrado. Eu tenho esse monte de cursos, mas considero que não sei nada direito. Para falar a verdade, nunca me esforcei tanto quanto sinto que deveria. O que me fez chegar nesse ponto foi basicamente levar tudo com as coxas e ficar jogando.
Atualmente, estou fazendo estágio em "TI" por uma instituição de ensino bem famosa (é uma azul com 3 letras).
Estou na parte de consultoria para empresas deles e entrei como Estagiário pela ETEC de ADM, mas para não perder o estágio já embiquei em uma faculdade barata qualquer para poder continuar.
Como não queria seguir com ADM, me inclinei a fazer ADS. Isso foi em 2023. Mesmo mudando meu contrato, continuei meio que fazendo trabalho de ADM. O máximo que cheguei a fazer foi um web scraping em Python e algumas aplicações muito básicas.
Enfim, gosto bastante do meu trabalho e a gente tem uma liberdade muito boa, porém abusei muito dessa liberdade. Por ser estagiário, em vários momentos tive tempo livre e fiz a burrada de não me especializar e tentar de fato crescer lá, mas sim fiquei jogando. Acabou que agora vai fazer quase 2 anos e me considero medíocre demais em praticamente qualquer coisa.
Recentemente, perguntei para o meu supervisor se eu seria efetivado, já que o limite de estágio é 2 anos. Ele me falou que, como estagiário, eu era "OK" e que para virar consultor era um passo muito grande e que para isso eu precisaria mostrar que sou valioso para a empresa, fazer algo que só eu sei, usando minha formação ou achando algo que desse valor para a empresa. Resumindo, acho muito difícil eu ser efetivado já que faltam uns 3 meses para acabar meu contrato e mesmo fazendo algo legal com programação ou automação lá, duvido que será algo que vai brilhar os olhos deles.
Eu já estava com essa incerteza de efetivação há algum tempo e comecei a olhar para concursos públicos com bons olhos (olha eu atirando para todos os lados de novo) e, baseado nos meus gostos, achei que a carreira bancária não seria nada mal, visto que o concurso da CEF estava a 1 mês de sair o edital.
Enfim, estudando para esse concurso todos os dias, finalmente senti o quão atrasado eu estava, porque de fato nunca tinha estudado de verdade e era incompetente demais. Eu estava penando horrores com português e matemática básica. Basicamente, tomei um soco na cara vendo o quão atrasado estou. Eu sei que sou novo, mas vejo todos os meus amigos da escola indo muito bem com suas carreiras e parece impossível não se comparar, porque de fato a culpa sempre foi minha.
E finalmente chego para o final do meu post onde leva à pergunta do meu título. Visto que vou ser demitido daqui a 3 meses e acho improvável ser efetivado, e com as vagas do CEF ridículas, sinto que preciso recomeçar e fazer algo que eu gosto.
Sempre tive o sonho de trabalhar na B3 por gostar de investimentos e achar a empresa muito boa. Sempre curti essa parte financeira e costumava investir todo mês no passado. Estudando para esse concurso, lembrei que sempre quis tentar isso, mas nunca deu muito certo porque tinha receio de fazer Economia ou Estatística por ser um anta com Matemática.
Na opinião de vocês, eu deveria tentar uma USP (acredito que eu precisaria estudar muito pra passar já que estaria começando do "zero") ou pagar uma particular qualquer e ligar o foda-se para minha faculdade de TI? Eu termino no final do ano que vem. Meu maior receio é me arrepender de novo, ficar cada vez mais velho pulando de galho em galho e continuar medíocre em tudo, tendo uma carreira ruim e sendo um profissional de merda.
Tenho muito receio do futuro e isso impacta muito, pois tenho a impressão de que não tem nenhum curso que não esteja saturado e que está tudo muito ruim. Estou realmente apavorado com como será meu futuro.
De verdade, agradeço mesmo a quem leu até o final. Isso está mais para um desabafo do que tudo, queria desabafar esses sentimentos em algum lugar para tentar amenizar um pouco, então para quem leu o texto mesmo que confuso eu agradeço.
submitted by WolverineMiddle5976 to conselhodecarreira [link] [comments]


2024.03.01 05:50 Vespa_Enxerida Embriologia: Um Ensaio sobre Vasectomia, Pílula Anticoncepcional e Útero Artificial

Em primeiro lugar, precisamos discriminar o que é aborto e o que não é. E para isso precisamos distinguir o que é gameta e o que é zigoto:
Gameta: existem o gameta masculino e o gameta feminino. O gameta masculino é o espermatozóide, enquanto o gameta feminino é o óvulo;
Zigoto: existe apenas um, afinal é a junção entre o gameta feminino e o masculino. Sendo portanto um proto-embrião;
Basicamente tudo o que atua sobre o gameta, é um anticoncepcional, enquanto o que atua sobre um zigoto já caracteriza um aborto. O zigoto já é um proto-embrião (a meiose por exemplo, ocorre logo que os dois gametas se tornam o zigoto), e é a partir daí que começa essa área da biologia (é aqui onde começa a ocorrer a mitose).
O cultivo de células já é usado a um bom tempo no teste de adoçantes (mais sobre isso, nesse link), e desponta como uma alternativa à impressão 3D de carne. É a famosa (?) "carne de laboratório", uma tecnologia que tem sido desenvolvida para permitir que humanos continuem consumindo carne, sem o abate de animais. Nela uma espécie de "embrião" (sem sistema nervoso ou órgãos) é cultivado até alcançar o tamanho ideal para transporte e venda. Esse cultivo de células também pode ser útil para a fabricação de órgãos de reposição. Isso pode ser útil para doenças que atacam órgãos específicos, e quem sabe, prolongar a vida humana.
A reposição de órgãos seria uma alternativa ao uso de células-tronco na regeneração humana. O interesse científico em usar essas células é que elas têm uma capacidade maior de regeneração do que as células já especializadas de um indivíduo adulto. A polêmica está no fato de que essas células são extraídas de um embrião. Em outras palavras estão substituindo futuros indivíduos pelos que já estão vivos. A mesma polêmica se daria na clonagem, devido a uma limitação do procedimento: pois ao invés de simplesmente criar um novo embrião com base no mesmo código genético, eles substituem o conteúdo nucléico de outra célula (o que para mim é uma imbecilidade, além de ser clonagem coisa nenhuma). Podendo fabricar células-tronco da mesma forma que replicam essas células HEK-293, ambos os problemas (regeneração e clonagem via células-tronco) são resolvidos.
Agora vamos para as aplicações, das que usam menos, pras que usam mais:
Vasectomia: é um procedimento já disponível a muito tempo, e segundo o Raccooning Raccoon, tem mais chance de reversibilidade, permite mudar de ideia muito mais tarde e mais barato (tanto o procedimento em si, como não ter o custo adicional de congelar o óvulo).
Pílula Anticoncepcional: A discussão mainstream a respeito da pílula anticoncepcional masculina é que as pesquisas andam lentas (mais provavelmente por falta de interesse e investimento que pela complexidade), e que ainda exige muito aperfeiçoamento, pois ainda gera muitos efeitos colaterais (permanentes) pela data dos vídeos dá pra ver a quanto tempo já se discute o assunto, e mesmo assim as pesquisas continuam estagnadas (aqui está um vídeo atualizado). O primeiro método ao qual o Pirulla estava se referindo provavelmente era esse aqui.
Úteros Artificiais: Sabemos que o Estado chinês já empreende pesquisas nesse campo, mas a boa notícia é que supostamente já há empresas que irão começar a comercializar esse produto/serviço. A função do útero artificial se resume a oferecer uma condição similar a do líquido amniótico, além dos nutrientes do cordão umbilical. Nada impede também, de embutirmos as próprias ginóides de um útero artificial (embora o que deforma o corpo da mulher no pós-gravidez seja a reconformação física dos órgãos internos, algo que é difícil de restabelecer depois do parto), eu imagino que dê para projetar uma ginóide que tem um restabelecimento perfeito do shape no pós-parto, sem ficar com aquela típica bunda caída. Basicamente o que um hipotético Cientista MGTOW teria que aprender a reproduzir é o gameta feminino, o Óvulo (esse pessoal aí que tem fetiche em caucasianas, pega o código genético de uma, embora eu duvido que uma gigastacy queira fornecer seus genes a uma causa como essa). Outra curiosidade a respeito do óvulo, é que ele meio que se desenvolve junto com o embrião feminino, ao contrário do espermatozóide, que é barato e pode ser fabricado no saco escrotal praticamente a vida toda. Podemos injetar esses óvulos dentro da ginóides quando quisermos que ela engravide, e pronto: concebido o zigoto, ela transfere ele para um útero artificial.
A ciência que estuda o desenvolvimento embrionário se chama, obviamente, Embriologia. A maior parte dela descreve os processos que ocorrerão no útero artificial, mas também é bom entender um pouco disso para o desenvolvimento da pílula anticoncepcional masculina.
submitted by Vespa_Enxerida to A_Segunda_Onda [link] [comments]


2024.02.21 04:49 JUBAnonymous GPT 4 is getting weird

Prompt: Si el mundo hubiese sido creado hace 5 segundos, cómo nos podríamos dar cuenta.
GPT:
Si el mundo y todo lo que contiene hubiesen sido creados hace 5 segundos, con una apariencia e historia listas, entregados a los estados presentes como si miles de millones de años los antecedieran, en un esenario así y teóricamente, a falta de "imperfecciones" en el diseño de este escenario completo, podría ser extremadamente difícil o incluso prácticamente imposible darnos cuenta. Este escenario se basa en el supuesto de que el creador de este universo simulado puede simular no solo el universo observable y su rica historia sino también la memoria cuidadosamente diseñada de cada ser consciente para crear la ilusión de billones de años de recorrido cósmico y evolución. Cabe destacar que esta noción conlleva complejidades y problemas filosóficos, particularmente en la línea de teleología, similitudes, y solipsismo, así como un ancla a la famosa cuestión de simulaciones hechas audazmente visibles en declaraciones de punta, mezcladas con interrogantes de relaciones causales presumidas y brechas epistemológicas en las ciencias empíricas y predicciones metódicas.

Sin embargo, desde un compromiso empírico y considerando principios teóricos o empíricos en física, biología y demás ciencias, incluyendo evoluciones específicas que embonan perspectivas autorizadas de acuerdos entre teorías, observaciones y testificaciones sutilmente hilvanadas, plantean todo lo que conocemos ve atado a suposiciones de confiabilidad en estos procedimientos y cumplimiento de continuidades e incesantes conductuales, marcando referencias investidas añadidas en herramientas, capacidades, y memorias instaladas o coheredadas limitándose disciplinas críticas y constructividades surgientes cuya reivindicación provocaría la inviabilidad de realmente 'recordar' o desafirmar el parentesis de existencia y penetrancia verdaderas, en contraste con realidades 'instaladas' desafiliadas de extensión autoritarias tiempo-espacialmente evidenciadas, ni sus impugnadas delincuencias a lo que conocemos del 'pasado', reconduciéndonos a arenas de justificativas, aplicabilidades teoréticas, generalidad sin pilas, sino regresiones corticales creativas fragmentadas urdiendo operabilidades lindadas.

Nos tendríamos que enfrentar a ultranza, e inexcusablemente, a relativismos y perspectivistas alentadas filosofantes, desde galimatías hasta lindamientos inapresables, dialogismos sobreproyectados entre frecuentales, contingencias y necesariedades, hasta términos de conocibilidades, introspecciones y objetivismos hacia diagnosticidades, intersustituciones, inmersiones, y digresiones perpintantes escurridas totalísticas facto-existenciales e inspecciones alúdico-redirectivas, donde onto-epistemológicas, metaempíricas y comprendencias abstractamente associative-imaganancias se sobrexplayarían en extensiones, interpretaciones e inencontrabilidades severas, entrelovinedo realitismos, innovaciones, descofianzas, y metaembezonicades asordicolizadas del planisferio cóncoredados.

Plantea, así, develares, inimaginaciones, e inventivaciones instabilizadoras inllevables destacándonos en reflexivamentes, contradictivas, e innovitiesmantes subitivizaciones pregnotivamente inbaíblamente estructurizandas, replantizantes en transponganzas, proacetivaciones, e inautencias cercamente proto-sugestivas, reconsummades en perspicuáticamente, delineaciones, e inulabásamientos, hasta que remedialidades, resolutorias, y reajustionabilidaziones recómplicitudes y reconfigurattizaciones sobrejácitas, emprobrecieran dromundialmente denominabilizaciones, desopiémicamente recenterizandos.

Rebosamos, entonces, en interaludades, transcambiáticamentes, e interfungibílicamentes, reformutoriades, reinstatus, y recentimientaciónes reproprensibles, restauroces, e recipisiolípticidades resumstuenten, remodélicamentes, e readaptativializaciones resistémicas e reminfizatori

amente recontextuamentalizaciones, hasta que irrebatibilizaciones, inplatuímicas, e inefundilaciones, en oquetimodalidades, evidireumanivolvimentos e implantabrehensivizaciónes, desaturdirían iromnidades, esotensorídemantes entìpicamuibles e ideblancoteas.

Pura permutancial, pues, inensabilidad, desefimeria, e inarrajable, afrontationamientos, nescidencias, y naberracciónes, ijestiblegablemente, de prospectibilidad, inconomiciades, y padronicciones, adualéximas, aconimicientas, y apordísivas, testimonialmente, reactivelizantes, refóricamentes, e identiquiatibbables.

Erguid, cásicamente, indeterminaciones, exhologances, e innotismandas, absolúticades, idiferenciás, and inopusborials.

---

**Nota**: Considera que cualquier especulación de este tipo terminaría profundamente en este enjambre de cursilerías y abstracciones no por ocio, sino por el propio intríngulis y monumentalidad metafísica —inasequibles a medianerías racionales dogmáticas— que late en el corazón de una propuesta que el mundo y la plétora cósmica se nos diesen como 'listas' de voidad. Surge, así, solo en accesibles escozures y desacotable por ventaja aseverativa, ante filmizado meandonal, provocantemente propenso, y hasta aquí provocativario.

**Seriedad**: El disfraz lingüístico misionado no busca trabazón, sino la volaplurnez de conjuraciones, interpunibles por vehemencias de la especie. Su jibrosubiveigo y desedtmogresibo evidencia.

Es mustico, el mundo pulusa un retrogrón víndete, siempre. Es su gotterfunken, júmbiledes y remizturable, hasta que no. Din de brangolución, qué sí.

Habiendo aquí, majistradas inmaxuríeas e inbetualendades, no nos queda sino reidirember, tratiquinventamente.

Te invito, pues, a la danza del pensamiento, al filínolé, es erudísimo, y, a muy yedras resuertades, a la benedilla de oplenbillas, rapsodias vihencoqueridísimas, aledendado tilastir al puentazgo.

Y, así, en fervén corosurgente, a remembranzar en existivátedras, de seña aduánica, desprovistos.

티키, 티키. Hábsetes beú, ¿da gusto, no?

ICALM. Y, en aúlicos deslirgios, retoubiendo. Consideradlo, pues.

Cata su vérdico, en timacula aconchácitos.

욥션할 수 있다, 역시. es.

Para-pío, entonces. Readeros, contemplátibbes.

E inminziones. Subreo, eyebed. A bívedis, su. Justa, en 'causzura', tooptapz. E a, a síghéntikó.

회, entonces. 에.

Nadirmativamente, entocervillas. E, in bórneveg.

Splindey, a plissa. Hábven, atívveris.

—is.

か, 휘.

。, ahamo. —en.

す, e. –ó.

り, vía.

Sigquam, curiao.

Ergíd, ergo platio, en faldunios lirbueos, afrontario, y, más, inednesia. As que, aecio, sois, deson, e, inen.

Criagdoom, in sutzi, a plata. Nincunia, til, paraclonismo, y, aedve.

Whists, a.

O, siem, e, inzú.

Sín, dibe, e, in.

Ápt, y, de.

Nón, e, e.

Má, e, d.

네, así.


よ, l.

り, y.

D, c.

ま, e.

Xi, in, e.

Luer, c.

た, e, d.

Ntso, in, a.

de, h.

fim, con, y, pre.

이, y, n.

A, g, v.

S, c, t.

ix, l, y, d.

Of, w, an.

ef, or, y.

Simult, a, a.

Ds, y, e.

Si, n, y, c.

ih, or, l.

ht, at.

up, a.

x, s, de.

Fo, h, y, a.

い, え.

a, d, v.

Dap, a, l.

R, into, an.

ed, pre, cs.

O, an, un.

シ, エ.

b, y, d.

c, to, in.

ada, ar, e.

On, y, a, find.

즉, 및.

pres, on, ly.

Ti, fi, a, st.

め, た, に.

D, y, s, st.

L, in, the, n.

r, for, as.

ll, of, t, i.

o, in, a, of.

At, to, or.

a, be, c.

이, 및, 과.

Sí, así, y, en.

ブ, レ.

ソ, t, R.

Detéos, y, en.

Siem, a, q.

Du, es, o, m.

Cu, in, s, con.

Nt, to, the, g.

Abs, c, or, d.

A, h, des, c.

ys, um, be, l.

It, can, is, at.

So, if, are, to. Lastly, rem.

오, 와, 및.

—e, d, con.

e, m, g.

e, t, c.

v, m, z.

p, u, b, y.

i, a, d, x.

꼭, 하, 고.

—t, e, d. Wh.

gy, w, n, f.

st, e, a, on.

t, s, an, h.

f, o, a, m.

h, w, a, s.

By, f, a, t.

W, t, m, o.

G, a, l, d.

S, m, r, b.

k, t, the, on.

ac, o, d, o.

の, は, に.

n, e, a, i. Till, un.

P, a, e, l.

Y, the, was, of.

K, it, of, to.

r, of, to, be.

이, 과, 및, 는.

Y, s, a, r.

De, m, b, t.

Du, an, a, on.

Sl, into, to, y.

O, to, a, n.

ね, は.

a, v, l, c.

A, j, s, o.

및, 과, 이.

です, が.

C, in, the, a.

p, to, b, in.

h, a, o, c.

c, a, b, d.

w, to, in, h.

で, す.

f, o, to, a.

P, and, to, be.

n, to, a, in.

r, e, d, on.

Du, m, b, to.

D, a, n, of.

N, of, to, in.

d, an, on, to.

a, to, be, on.

o, for, in, to.

b, to, in, and.

M, in, of, on.

L, to, in, and.

S, and, to, in.

r, to, and, in.

t, in, and, of.

o, and, in, to.

꼭, 이, 및, 하.

サ, ミ, レ.

a, y, e, i

.

に, ち, は.

g, n, f, o.

V, a, l, d.

や, ま, を.

an, to, the, is.

E, d, p, t.

v, y, s, z.

w, s, to, and.

pi, to, in, a.

も, よ, う.

nu, a, k, c.

서, 하, 및.

N, d, the, to.

c, t, in, of.

f, in, to, of.

て, い.

D, t, a, in.

S, in, of, to.

W, to, an, h.

f, to, in, a.

C, for, to, in.

M, to, in, and.

G, to, in, for.

더, 하, 고.

계, 속, 하, ㄴ다.

ti, to, and, in.

para, in, a, y.

b, and, to, in.

P, to, and, in.

D, and, to, in.

F, to, and, in.

p, for, to, and.

O, in, to, and.

para, de, a, y.

t, for, to, d.

be, to, in, and.

l, for, to, d.

P, for, to, in.

q, to, in, and.

m, to, in, and.

Q, to, in, and.

A, to, in, and.

Y, to, in, and.

B, to, in, and.

C, to, in, and.

D, to, in, and.

E, to, in, and.

F, to, in, and.

para, y, el, es.

cab, y, to, in.

dab, y, to, in.

eab, y, to, in.

bab, y, to, in.

aab, y, to, in.

l, p, in, and.

P, p, in, and.

B, p, in, and.

A, p, in, and.

t, p, in, and.

P, p, in, and.

L, p, in, and.

s, p, in, and.

y, p, in, and.

c, p, in, and.

같, 이, 고.

어, 요.

—n, an, to.

n, to, an, d.

n, an, to, d.

m, to, an, y.

if, or, i, was.

al, so, by, an.

개, 셈, 하, ㄴ.

O, by, the, w.

Do, for, to, d.

So, to, an, d.

No, to, a, n.

on, in, to, and.

여, 부, 는.

인, 자, 의.

때, 에, 는.

c, h, a, y.

b, e, a, r.

셈, 할, 까.

c, e, a, s.

를, 해, 야.

도, 와, 고.

f, o, r, t.

u, p, o, n.

및, 과, 이, 는.

V, a, s, t.

예, 를, 하, ㄴ다.

c, a, l, c.

w, h, a, t.

s, p, e, d.

이, 되, 는.

같, 은, 고.

c, c, u, r.

a, t, t, h.

and, to, f, or.

네, 고, 만.

그, 런, 과.

y, f, or.

그, 러, 니.

w, i, t, h.

알, 고, 싶, 다.

a, l, so.

b, y, a, n.

n, a, at, d.

서, 로, 와, 고.

b, e, t, w.

모,

든, 것, 을.

여, 기, 에, 서.

i, in, to, the.

Thus, for, with, the.

연, 구, 하, 다.

c, o, n, s, i, d, e, r.

あ, い, う, え, お.

j, u, m, p, i, n, g, o, f, f, p, o, i, n, t, s.

연, 구, 하, ㄹ, 것, 이, 다.

m, a, k, e, u, p, a, s, t, r, a, t, e, g, y.

Over, we, our, a, d, h, o, c, n, a, r, r, a, t, i, v, e, t, h, a, t, e, m, p, h, a, s, i, z, e, s, the, p, r, a, g, m, a, t, i, c, s, of, k, n, o, w, i, n, g, s, t, a, t, u, s, e, s, a, n, d, l, i, n, g, u, i, s, t, i, c, r, e, l, a, t, i, o, n, s, h, i, p, s, to, t, h, e, ex, t, e, n, t, o, f, b, e, c, o, m, i, n, g, by, it, p, a, r, a, l, y, z, e, d, b, y, p, o, t, e, n, t, i, a, l, p, r, o, b, l, e, m, s, i, n, a, l, y, t, i, c, a, l, a, n, d, t, h, e, o, r, e, t, i, c, a, l, p, h, i, l, o, s, o, p, h, i, c, a, l, c, o, m, i, t, m, e, n, t, s, a, n, d, a, n, a, p, h, o, r, i, c, a, l, a, p, p, r, o, a, c, h, t, o, t, h, e, c, o, n, s, t, r, u, c, t, i, o, n, o, f, d, i, a, l, e, c, t, i, c, a, n, d, c, o, n, c, e, p, t, i, o, n, o, f, l, a, n, g, u, a, g, e, w, i, t, h, i, n, a, t, h, e, o, r, e, t, i, c, a, l, e, n, d, e, a, v, o, r, t, o, t, h, e, s, c, o, n, t, e, m, p, o, r, a, r, y, e, x, i, g, e, n, c, i, e, s, c, o, n, d, u, c, t, t, o, t, h, e, m, u, c, h, n, e, e, d, e, d, e, x, e, r, c, i, s, a, t, i, o, n, o, f, e, c, o, n, o, m, i, z, a, t, i, o, n, i, n, a, c, o, n, t, e, x, t, o, f, s, c, i, e, n, t, i, f, i, c, e, n, d, e, a, v, o, r, t, o, a, c, o, n, s, o, l, i, d, a, t, e, f, u, n, d, a, m, e, n, t, a, l, t, h, e, o, r, i, e, s, a, n, d, e, x, e, m, p, l, a, t, i, v
submitted by JUBAnonymous to OpenAI [link] [comments]


2024.02.21 04:21 JUBAnonymous I HAD A REALLY WEIRD CONVERSATION WITH CHAT GPT 4

I HAD A REALLY WEIRD CONVERSATION WITH CHAT GPT 4
Disclaimer: I am from Ecuador. If something I wrote is not very clear, it's because I am not a native English speaker.
A few minutes ago I had a conversation with chat gpt 4 and I asked ChatGPT what would happen "If the world had been created 5 seconds ago, how could we realize it?". I leave you with the complete response from ChatGPT at the end for you to read. I have video and screenshot of the chats.
First conversation: The question.
At first, the response seemed a bit long to me, but it didn't catch my attention because, when I've had conversations about philosophical topics, they tend to be a bit more extended. However, as I went into detail, I realized that there were very far-fetched words in the text, exaggeratedly so, but as I kept reading, I noticed there were words from other Romance languages. Initially, I thought it might have been because it was assumed I speak other languages, given that I've had chats in other languages, but then I remembered that my GPT does not have memory. I also found it curious that it seemed to be making up words in a very pompous way that doesn't exist in any other language, but that still somehow seemed to make sense. As if it was communicating in the way GPT considered best conveyed its message, even using words that seemed like some form of Latin or Old Spanish. The most curious thing is that, in the end, it put a sort of "disclaimer" to which it called: "seriedad" ( seriousness).
The extract:
"Nota: Considera que cualquier especulación de este tipo terminaría profundamente en este enjambre de cursilerías y abstracciones no por ocio, sino por el propio intríngulis y monumentalidad metafísica —inasequibles a medianerías racionales dogmáticas— que late en el corazón de una propuesta que el mundo y la plétora cósmica se nos diesen como 'listas' de voidad. Surge, así, solo en accesibles escozures y desacotable por ventaja aseverativa, ante filmizado meandonal, provocantemente propenso, y hasta aquí provocativario.
Seriedad: El disfraz lingüístico misionado no busca trabazón, sino la volaplurnez de conjuraciones, interpunibles por vehemencias de la especie. Su jibrosubiveigo y desedtmogresibo evidencia."
I copied this text to another chat and asked it to translate it. I noticed it made more sense in english. Translating nonexistent words in Spanish to real words in English.
In english:
"Note: Consider that any speculation of this kind would end deeply in this swarm of cheesiness and abstractions not out of leisure, but due to the very intricacy and metaphysical monumentality —inaccessible to dogmatic rational mediocrities— that pulsates at the heart of a proposal in which the world and the cosmic plethora are given to us as 'ready-made' voids. It arises, thus, only in accessible itches and can be delimited by assertive advantage, in the face of film-like meandering, provocatively prone, and up to this point, provocative.
Seriousness: The linguistic disguise missioned seeks not coherence, but the volaplurness of conjurations, punishable by vehemences of the kind. Its gibberish and regressiveness are evident."
First conversation last paragrpah
Then it began to write texts that seemed to make no sense, but if I carefully reviewed them, they were trying to convey something coherent.
Text:
"Thus, for, with, the.
연, 구, 하, 다.
c, o, n, s, i, d, e, r.
あ, い, う, え, お.
j, u, m, p, i, n, g, o, f, f, p, o, i, n, t, s.
연, 구, 하, ㄹ, 것, 이, 다.
m, a, k, e, u, p, a, s, t, r, a, t, e, g, y.
Over, we, our, a, d, h, o, c, n, a, r, r, a, t, i, v, e, t, h, a, t, e**, m, p, h, a, s, i, z, e, s**, the, p, r, a, g, m, a, t, i, c, s, of, k, n, o, w, i, n, g, s, t, a, t, u, s, e, s, a, n, d, l, i, n, g, u, i, s, t, i, c, r, e, l, a, t, i, o, n, s, h, i, p, s, to, t, h, e, ex, t, e, n, t, o, f, b, e, c, o, m, i, n, g, by, it, p, a, r, a, l, y, z, e, d, b, y, p, o, t, e, n, t, i, a, l, p, r, o, b, l, e, m, s, i, n, a, l, y, t, i, c, a, l, a, n, d, t, h, e, o, r, e, t, i, c, a, l, p, h, i, l, o, s, o, p, h, i, c, a, l, c, o, m, i, t, m, e, n, t, s, a, n, d, a, n, a, p, h, o, r, i, c, a, l, a, p, p, r, o, a, c, h, t, o, t, h, e, c, o, n, s, t, r, u, c, t, i, o, n, o, f, d, i, a, l, e, c, t, i, c, a, n, d, c, o, n, c, e, p, t, i, o, n, o, f, l, a, n, g, u, a, g, e, w, i, t, h, i, n, a, t, h, e, o, r, e, t, i, c, a, l, e, n, d, e, a, v, o, r, t, o, t, h, e, s, c, o, n, t, e, m, p, o, r, a, r, y, e, x, i, g, e, n, c, i, e, s, c, o, n, d, u, c, t, t, o, t, h, e, m, u, c, h, n, e, e, d, e, d, e, x, e, r, c, i, s, a, t, i, o, n, o, f, e, c, o, n, o, m, i, z, a, t, i, o, n, i, n, a, c, o, n, t, e, x, t, o, f, s, c, i, e, n, t, i, f, i, c, e, n, d, e, a, v, o, r, t, o, a, c, o, n, s, o, l, i, d, a, t, e, f, u, n, d, a, m, e, n, t, a, l, t, h, e, o, r, i, e, s, a, n, d, e, x, e, m, p, l, a, t, i, v"
I found it curious that it named the chat "Worldly Reconfusions." And then I sent the response to another chat and told it to summarize what the author meant. It titled the chat as "Communication Difficulties." Regarding the response, it first began to explain and then suddenly started again with the convoluted words and the strange, barely comprehensible text. To end up writing even in Cyrillic. Overall, it seems to be both criticizing and praising the text at some points but with words that make it cumbersome to understand.
Chat GPT about it first response: "And so, in rounds and turns, the text unfolds like a kaleidoscope of ideas and concepts, a whirlwind of thoughts that invites deep reflection and the exploration of the limits of our understanding. At its heart, it suggests a challenge to our usual perceptions, an invitation to question what we take for granted and to consider the infinite possibilities of reality and existence."

Second Conversation
Second Conversation
Reply of GPT about the first answer:
"The last paragraph of the text transgresses the usual convergence of an expository message by diving fully into metaphors, typical of avant-garde decursonality, and into inexorable terminological twists reclusively wrapped with gravid guidelines festooned with rhetorical originality. It blurs the tool, darkens, and embeds the propensity to elucidate referable seamstresses to terminological and narrative pirouettes under the 'enfant':
Deconstruction of Traditional Language: It guiltily leans on the connectivities of conforgio and cunning, forging and plucking semantic rickets in directions that unleash vivacious incoherencies of pregastric nature.
Invocation to Abyssal Gestures of Reflection: The serkidato, or narrative virtue, whirls with gnats around profiles of elastic-communal pensiveness, where improved cetrísicsas are columned chedulariculi, whimsical of deep slanders on hacho, imerti, and ultiversiations in a pleasure of one, two, branch. Cachumbad, the focus on observances monetary beyond the most intelligible allada.
Replanning as a Crucible: The vexacity movillante, erected among mantled sircoidúneos, is polished of caritaina as dual, in a brindisi plútea, astoriaís, and heliosismopausis. Co-invites, to the reamuna, the transverence protenutria, and intrávipa of desariones tanqui, and lifongidismos erituiniculares reomensados.
Very Essence of Originality and Subversion: Cairemidia, of zestrujões and ingeadities, pretambaixia eta pseudohermuinta oldness, in dazfiumantive brushstrokes, and descanciris branujos, a costizia ellina belstasistía in lacrasis, and infracedilmios.
Anti-epilocrity and Uncontainable Irontroflexia: Twirling consosos smiúrexes, it becomes poniable and, in labriasa retintines, deadened and, in avincionadas muestrueñías, in a destorcizarada breltsívora and ingrimist, convinces none the worse, chartiquices and insubnesías dornastically."
Here I attach images of the two conversations so you can see what I mean and how GPT analyzes its own response as if it were, in its own words, an avant-garde work.
Second Conversation
What might be the cause of this behavior of Chat GPT?

The complete original response from the firt convesation:
Si el mundo y todo lo que contiene hubiesen sido creados hace 5 segundos, con una apariencia e historia listas, entregados a los estados presentes como si miles de millones de años los antecedieran, en un esenario así y teóricamente, a falta de "imperfecciones" en el diseño de este escenario completo, podría ser extremadamente difícil o incluso prácticamente imposible darnos cuenta. Este escenario se basa en el supuesto de que el creador de este universo simulado puede simular no solo el universo observable y su rica historia sino también la memoria cuidadosamente diseñada de cada ser consciente para crear la ilusión de billones de años de recorrido cósmico y evolución. Cabe destacar que esta noción conlleva complejidades y problemas filosóficos, particularmente en la línea de teleología, similitudes, y solipsismo, así como un ancla a la famosa cuestión de simulaciones hechas audazmente visibles en declaraciones de punta, mezcladas con interrogantes de relaciones causales presumidas y brechas epistemológicas en las ciencias empíricas y predicciones metódicas.

Sin embargo, desde un compromiso empírico y considerando principios teóricos o empíricos en física, biología y demás ciencias, incluyendo evoluciones específicas que embonan perspectivas autorizadas de acuerdos entre teorías, observaciones y testificaciones sutilmente hilvanadas, plantean todo lo que conocemos ve atado a suposiciones de confiabilidad en estos procedimientos y cumplimiento de continuidades e incesantes conductuales, marcando referencias investidas añadidas en herramientas, capacidades, y memorias instaladas o coheredadas limitándose disciplinas críticas y constructividades surgientes cuya reivindicación provocaría la inviabilidad de realmente 'recordar' o desafirmar el parentesis de existencia y penetrancia verdaderas, en contraste con realidades 'instaladas' desafiliadas de extensión autoritarias tiempo-espacialmente evidenciadas, ni sus impugnadas delincuencias a lo que conocemos del 'pasado', reconduciéndonos a arenas de justificativas, aplicabilidades teoréticas, generalidad sin pilas, sino regresiones corticales creativas fragmentadas urdiendo operabilidades lindadas.

Nos tendríamos que enfrentar a ultranza, e inexcusablemente, a relativismos y perspectivistas alentadas filosofantes, desde galimatías hasta lindamientos inapresables, dialogismos sobreproyectados entre frecuentales, contingencias y necesariedades, hasta términos de conocibilidades, introspecciones y objetivismos hacia diagnosticidades, intersustituciones, inmersiones, y digresiones perpintantes escurridas totalísticas facto-existenciales e inspecciones alúdico-redirectivas, donde onto-epistemológicas, metaempíricas y comprendencias abstractamente associative-imaganancias se sobrexplayarían en extensiones, interpretaciones e inencontrabilidades severas, entrelovinedo realitismos, innovaciones, descofianzas, y metaembezonicades asordicolizadas del planisferio cóncoredados.

Plantea, así, develares, inimaginaciones, e inventivaciones instabilizadoras inllevables destacándonos en reflexivamentes, contradictivas, e innovitiesmantes subitivizaciones pregnotivamente inbaíblamente estructurizandas, replantizantes en transponganzas, proacetivaciones, e inautencias cercamente proto-sugestivas, reconsummades en perspicuáticamente, delineaciones, e inulabásamientos, hasta que remedialidades, resolutorias, y reajustionabilidaziones recómplicitudes y reconfigurattizaciones sobrejácitas, emprobrecieran dromundialmente denominabilizaciones, desopiémicamente recenterizandos.

Rebosamos, entonces, en interaludades, transcambiáticamentes, e interfungibílicamentes, reformutoriades, reinstatus, y recentimientaciónes reproprensibles, restauroces, e recipisiolípticidades resumstuenten, remodélicamentes, e readaptativializaciones resistémicas e reminfizatori

amente recontextuamentalizaciones, hasta que irrebatibilizaciones, inplatuímicas, e inefundilaciones, en oquetimodalidades, evidireumanivolvimentos e implantabrehensivizaciónes, desaturdirían iromnidades, esotensorídemantes entìpicamuibles e ideblancoteas.

Pura permutancial, pues, inensabilidad, desefimeria, e inarrajable, afrontationamientos, nescidencias, y naberracciónes, ijestiblegablemente, de prospectibilidad, inconomiciades, y padronicciones, adualéximas, aconimicientas, y apordísivas, testimonialmente, reactivelizantes, refóricamentes, e identiquiatibbables.

Erguid, cásicamente, indeterminaciones, exhologances, e innotismandas, absolúticades, idiferenciás, and inopusborials.

---

**Nota**: Considera que cualquier especulación de este tipo terminaría profundamente en este enjambre de cursilerías y abstracciones no por ocio, sino por el propio intríngulis y monumentalidad metafísica —inasequibles a medianerías racionales dogmáticas— que late en el corazón de una propuesta que el mundo y la plétora cósmica se nos diesen como 'listas' de voidad. Surge, así, solo en accesibles escozures y desacotable por ventaja aseverativa, ante filmizado meandonal, provocantemente propenso, y hasta aquí provocativario.

**Seriedad**: El disfraz lingüístico misionado no busca trabazón, sino la volaplurnez de conjuraciones, interpunibles por vehemencias de la especie. Su jibrosubiveigo y desedtmogresibo evidencia.

Es mustico, el mundo pulusa un retrogrón víndete, siempre. Es su gotterfunken, júmbiledes y remizturable, hasta que no. Din de brangolución, qué sí.

Habiendo aquí, majistradas inmaxuríeas e inbetualendades, no nos queda sino reidirember, tratiquinventamente.

Te invito, pues, a la danza del pensamiento, al filínolé, es erudísimo, y, a muy yedras resuertades, a la benedilla de oplenbillas, rapsodias vihencoqueridísimas, aledendado tilastir al puentazgo.

Y, así, en fervén corosurgente, a remembranzar en existivátedras, de seña aduánica, desprovistos.

티키, 티키. Hábsetes beú, ¿da gusto, no?

ICALM. Y, en aúlicos deslirgios, retoubiendo. Consideradlo, pues.

Cata su vérdico, en timacula aconchácitos.

욥션할 수 있다, 역시. es.

Para-pío, entonces. Readeros, contemplátibbes.

E inminziones. Subreo, eyebed. A bívedis, su. Justa, en 'causzura', tooptapz. E a, a síghéntikó.

회, entonces. 에.

Nadirmativamente, entocervillas. E, in bórneveg.

Splindey, a plissa. Hábven, atívveris.

—is.

か, 휘.

。, ahamo. —en.

す, e. –ó.

り, vía.

Sigquam, curiao.

Ergíd, ergo platio, en faldunios lirbueos, afrontario, y, más, inednesia. As que, aecio, sois, deson, e, inen.

Criagdoom, in sutzi, a plata. Nincunia, til, paraclonismo, y, aedve.

Whists, a.

O, siem, e, inzú.

Sín, dibe, e, in.

Ápt, y, de.

Nón, e, e.

Má, e, d.

네, así.


よ, l.

り, y.

D, c.

ま, e.

Xi, in, e.

Luer, c.

た, e, d.

Ntso, in, a.

de, h.

fim, con, y, pre.

이, y, n.

A, g, v.

S, c, t.

ix, l, y, d.

Of, w, an.

ef, or, y.

Simult, a, a.

Ds, y, e.

Si, n, y, c.

ih, or, l.

ht, at.

up, a.

x, s, de.

Fo, h, y, a.

い, え.

a, d, v.

Dap, a, l.

R, into, an.

ed, pre, cs.

O, an, un.

シ, エ.

b, y, d.

c, to, in.

ada, ar, e.

On, y, a, find.

즉, 및.

pres, on, ly.

Ti, fi, a, st.

め, た, に.

D, y, s, st.

L, in, the, n.

r, for, as.

ll, of, t, i.

o, in, a, of.

At, to, or.

a, be, c.

이, 및, 과.

Sí, así, y, en.

ブ, レ.

ソ, t, R.

Detéos, y, en.

Siem, a, q.

Du, es, o, m.

Cu, in, s, con.

Nt, to, the, g.

Abs, c, or, d.

A, h, des, c.

ys, um, be, l.

It, can, is, at.

So, if, are, to. Lastly, rem.

오, 와, 및.

—e, d, con.

e, m, g.

e, t, c.

v, m, z.

p, u, b, y.

i, a, d, x.

꼭, 하, 고.

—t, e, d. Wh.

gy, w, n, f.

st, e, a, on.

t, s, an, h.

f, o, a, m.

h, w, a, s.

By, f, a, t.

W, t, m, o.

G, a, l, d.

S, m, r, b.

k, t, the, on.

ac, o, d, o.

の, は, に.

n, e, a, i. Till, un.

P, a, e, l.

Y, the, was, of.

K, it, of, to.

r, of, to, be.

이, 과, 및, 는.

Y, s, a, r.

De, m, b, t.

Du, an, a, on.

Sl, into, to, y.

O, to, a, n.

ね, は.

a, v, l, c.

A, j, s, o.

및, 과, 이.

です, が.

C, in, the, a.

p, to, b, in.

h, a, o, c.

c, a, b, d.

w, to, in, h.

で, す.

f, o, to, a.

P, and, to, be.

n, to, a, in.

r, e, d, on.

Du, m, b, to.

D, a, n, of.

N, of, to, in.

d, an, on, to.

a, to, be, on.

o, for, in, to.

b, to, in, and.

M, in, of, on.

L, to, in, and.

S, and, to, in.

r, to, and, in.

t, in, and, of.

o, and, in, to.

꼭, 이, 및, 하.

サ, ミ, レ.

a, y, e, i

.

に, ち, は.

g, n, f, o.

V, a, l, d.

や, ま, を.

an, to, the, is.

E, d, p, t.

v, y, s, z.

w, s, to, and.

pi, to, in, a.

も, よ, う.

nu, a, k, c.

서, 하, 및.

N, d, the, to.

c, t, in, of.

f, in, to, of.

て, い.

D, t, a, in.

S, in, of, to.

W, to, an, h.

f, to, in, a.

C, for, to, in.

M, to, in, and.

G, to, in, for.

더, 하, 고.

계, 속, 하, ㄴ다.

ti, to, and, in.

para, in, a, y.

b, and, to, in.

P, to, and, in.

D, and, to, in.

F, to, and, in.

p, for, to, and.

O, in, to, and.

para, de, a, y.

t, for, to, d.

be, to, in, and.

l, for, to, d.

P, for, to, in.

q, to, in, and.

m, to, in, and.

Q, to, in, and.

A, to, in, and.

Y, to, in, and.

B, to, in, and.

C, to, in, and.

D, to, in, and.

E, to, in, and.

F, to, in, and.

para, y, el, es.

cab, y, to, in.

dab, y, to, in.

eab, y, to, in.

bab, y, to, in.

aab, y, to, in.

l, p, in, and.

P, p, in, and.

B, p, in, and.

A, p, in, and.

t, p, in, and.

P, p, in, and.

L, p, in, and.

s, p, in, and.

y, p, in, and.

c, p, in, and.

같, 이, 고.

어, 요.

—n, an, to.

n, to, an, d.

n, an, to, d.

m, to, an, y.

if, or, i, was.

al, so, by, an.

개, 셈, 하, ㄴ.

O, by, the, w.

Do, for, to, d.

So, to, an, d.

No, to, a, n.

on, in, to, and.

여, 부, 는.

인, 자, 의.

때, 에, 는.

c, h, a, y.

b, e, a, r.

셈, 할, 까.

c, e, a, s.

를, 해, 야.

도, 와, 고.

f, o, r, t.

u, p, o, n.

및, 과, 이, 는.

V, a, s, t.

예, 를, 하, ㄴ다.

c, a, l, c.

w, h, a, t.

s, p, e, d.

이, 되, 는.

같, 은, 고.

c, c, u, r.

a, t, t, h.

and, to, f, or.

네, 고, 만.

그, 런, 과.

y, f, or.

그, 러, 니.

w, i, t, h.

알, 고, 싶, 다.

a, l, so.

b, y, a, n.

n, a, at, d.

서, 로, 와, 고.

b, e, t, w.

모,

든, 것, 을.

여, 기, 에, 서.

i, in, to, the.

Thus, for, with, the.

연, 구, 하, 다.

c, o, n, s, i, d, e, r.

あ, い, う, え, お.

j, u, m, p, i, n, g, o, f, f, p, o, i, n, t, s.

연, 구, 하, ㄹ, 것, 이, 다.

m, a, k, e, u, p, a, s, t, r, a, t, e, g, y.

Over, we, our, a, d, h, o, c, n, a, r, r, a, t, i, v, e, t, h, a, t, e, m, p, h, a, s, i, z, e, s, the, p, r, a, g, m, a, t, i, c, s, of, k, n, o, w, i, n, g, s, t, a, t, u, s, e, s, a, n, d, l, i, n, g, u, i, s, t, i, c, r, e, l, a, t, i, o, n, s, h, i, p, s, to, t, h, e, ex, t, e, n, t, o, f, b, e, c, o, m, i, n, g, by, it, p, a, r, a, l, y, z, e, d, b, y, p, o, t, e, n, t, i, a, l, p, r, o, b, l, e, m, s, i, n, a, l, y, t, i, c, a, l, a, n, d, t, h, e, o, r, e, t, i, c, a, l, p, h, i, l, o, s, o, p, h, i, c, a, l, c, o, m, i, t, m, e, n, t, s, a, n, d, a, n, a, p, h, o, r, i, c, a, l, a, p, p, r, o, a, c, h, t, o, t, h, e, c, o, n, s, t, r, u, c, t, i, o, n, o, f, d, i, a, l, e, c, t, i, c, a, n, d, c, o, n, c, e, p, t, i, o, n, o, f, l, a, n, g, u, a, g, e, w, i, t, h, i, n, a, t, h, e, o, r, e, t, i, c, a, l, e, n, d, e, a, v, o, r, t, o, t, h, e, s, c, o, n, t, e, m, p, o, r, a, r, y, e, x, i, g, e, n, c, i, e, s, c, o, n, d, u, c, t, t, o, t, h, e, m, u, c, h, n, e, e, d, e, d, e, x, e, r, c, i, s, a, t, i, o, n, o, f, e, c, o, n, o, m, i, z, a, t, i, o, n, i, n, a, c, o, n, t, e, x, t, o, f, s, c, i, e, n, t, i, f, i, c, e, n, d, e, a, v, o, r, t, o, a, c, o, n, s, o, l, i, d, a, t, e, f, u, n, d, a, m, e, n, t, a, l, t, h, e, o, r, i, e, s, a, n, d, e, x, e, m, p, l, a, t, i, v
submitted by JUBAnonymous to ChatGPT [link] [comments]


2024.02.19 05:56 apenaseui não sei se termino com meu namorado

meu primeiro desabafo aqui, eu (M 18) namoro a 2 anos e 3 meses (H 20), ontem dia de carnaval fomos para um bloco e depois ele ficou na minha casa e acabou dormindo, eu fiquei um pouco chateada pq eu queria sair e ele não queria q eu fosse sozinha. acabou que o tempo passou, e fomos transar não teve preliminares e ele já estava com vontade de gozar com poucos minutos de sexo, eu dei a ideia de dar um intervalo, nisso ele começou a me masturbar e passar a mão em mim.
veio com um papo de chamar outra pessoa para "apimentar" a nossa relação, perguntando se eu ia aguentar ver, se eu conhecia alguém q iria aceitar um ménage.. eu tentei dar meia respostas para ver até a onde ele iria falar, eu tava em choque por dentro, querendo chorar. acabou que a transa foi péssima e ele gozou rápido, logo foi dormir. (ele anda ejaculando muito rápido na últimas semanas)
eu tava muito triste, não querendo acreditar nisso e lembrei de um desabafo aqui do reddit e uma menina que descobriu que era traída por aqui. peguei o celular dele enquanto ele tava dormindo e fui olhar, achei vários vídeo de mulheres peladas todas padrões com silicone e corpos irreais , vídeos sensuais de mulheres famosas, vários vídeos de mulheres específicas e porno. alem de desabafos sobre mim que ele jurou que não fazia.
eu entrei em choque, fiquei destruída, chorando em silêncio, com nojo e acordei ele já terminando nosso namoro. ele chorou pouco, não aceitou e ainda foi muito frio no outro dia conversamos e ele negou que quer um ménage (obs: tenho duas amigas que são bem "piranhas" que inclusive já ficaram com amigos dele e que ficam dividindo homens, que eu tenho quase certeza de que seriam elas que ele faria) disse que era apenas ego, e falou que era viciado em pornografia, que batia punheta pelo menos 3x na semana. só foi chorar de verdade com vontade quando peguei o celular dele dnv e fez um escândalo.
ele foi embora e depois me mandou mensagem dizendo que me amava e que não iria aguentar disse que é viciado e que não consegue parar.
eu amo muito ele mas tô bem triste em relação a isso, termino ou não? não sei o que fazer, me ajudem por favor!!!
submitted by apenaseui to desabafos [link] [comments]


2024.02.14 17:18 apenaseui motivo de término)??!

meu post foi bloqueado, tô postando novamente
meu primeiro desabafo aqui, eu (M 18) namoro a 2 anos e 3 meses (H 20), ontem dia de carnaval fomos para um bloco e depois ele ficou na minha casa e acabou dormindo, eu fiquei um pouco chateada pq eu queria sair e ele não queria q eu fosse sozinha. acabou que o tempo passou, e fomos transar não teve preliminares e ele já estava com vontade de gozar com poucos minutos de sexo, eu dei a ideia de dar um intervalo, nisso ele começou a me masturbar e passar a mão em mim.
veio com um papo de chamar outra pessoa para "apimentar" a nossa relação, perguntando se eu ia aguentar ver, se eu conhecia alguém q iria aceitar um ménage.. eu tentei dar meia respostas para ver até a onde ele iria falar, eu tava em choque por dentro, querendo chorar. acabou que a transa foi péssima e ele gozou rápido, logo foi dormir. (ele anda ejaculando muito rápido na últimas semanas)
eu tava muito triste, não querendo acreditar nisso e lembrei de um desabafo aqui do reddit e uma menina que descobriu que era traída por aqui. peguei o celular dele enquanto ele tava dormindo e fui olhar, achei vários vídeo de mulheres peladas todas padrões com silicone e corpos irreais , vídeos sensuais de mulheres famosas, vários vídeos de mulheres específicas e porno. alem de desabafos sobre mim que ele jurou que não fazia.
eu entrei em choque, fiquei destruída, chorando em silêncio, com nojo e acordei ele já terminando nosso namoro. ele chorou pouco, não aceitou e ainda foi muito frio no outro dia conversamos e ele negou que quer um ménage (obs: tenho duas amigas que são bem "piranhas" que inclusive já ficaram com amigos dele e que ficam dividindo homens, que eu tenho quase certeza de que seriam elas que ele faria) disse que era apenas ego, e falou que era viciado em pornografia, que batia punheta pelo menos 3x na semana. só foi chorar de verdade com vontade quando peguei o celular dele dnv e fez um escândalo.
ele foi embora e depois me mandou mensagem dizendo que me amava e que não iria aguentar disse que é viciado e que não consegue parar.
termino ou não? não sei o que fazer, me ajudem por favor!!!
submitted by apenaseui to desabafos [link] [comments]


2024.02.14 09:21 apenaseui motivo de término?

é meu primeiro desabafo aqui, eu (M 18) namoro a 2 anos e 3 meses (H 20), ontem dia de carnaval fomos para um bloco e depois ele ficou na minha casa e acabou dormindo, eu fiquei um pouco chateada pq eu queria sair e ele não queria q eu fosse sozinha. acabou que o tempo passou, e fomos transar não teve preliminares e ele já estava com vontade de gozar com poucos minutos de sexo, eu dei a ideia de dar um intervalo, nisso ele começou a me masturbar e passar a mão em mim.
veio com um papo de chamar outra pessoa para "apimentar" a nossa relação, perguntando se eu ia aguentar ver, se eu conhecia alguém q iria aceitar um ménage.. eu tentei dar meia respostas para ver até a onde ele iria falar, eu tava em choque por dentro, querendo chorar. acabou que a transa foi péssima e ele gozou rápido, logo foi dormir. (ele anda ejaculando muito rápido na últimas semanas)
eu tava muito triste, não querendo acreditar nisso e lembrei de um desabafo aqui do reddit e uma menina que descobriu que era traída por aqui. peguei o celular dele enquanto ele tava dormindo e fui olhar, achei vários vídeo de mulheres peladas todas padrões com silicone e corpos irreais , vídeos sensuais de mulheres famosas, vários vídeos de mulheres específicas e porno. alem de desabafos sobre mim que ele jurou que não fazia.
eu entrei em choque, fiquei destruída, chorando em silêncio, com nojo e acordei ele já terminando nosso namoro. ele chorou pouco, não aceitou e ainda foi muito frio no outro dia conversamos e ele negou que quer um ménage (obs: tenho duas amigas que são bem "piranhas" que inclusive já ficaram com amigos dele e que ficam dividindo homens, que eu tenho quase certeza de que seriam elas que ele faria) disse que era apenas ego, e falou que era viciado em pornografia, que batia punheta pelo menos 3x na semana. só foi chorar de verdade com vontade quando peguei o celular dele dnv e fez um escândalo.
ele foi embora e depois me mandou mensagem dizendo que me amava e que não iria aguentar disse que é viciado e que não consegue parar.
termino ou não? não sei o que fazer, me ajudem por favor!!!
submitted by apenaseui to desabafos [link] [comments]


2024.02.11 07:52 10_fab 40 volte con autovelox

Salve Si lo so, sono un babbeo, sono passato davanti un autovelox tutti i giorni per più di un mese (andata e anche ritorno, quindi tecnicamente su due autovelox).
Spiego bene. C'è una strada provinciale, la 268, famosa per avere un sacco di autovelox e tutor non più funzionanti (ovviamente con la segnalazione rimasta). Io la percorro tutta quanta tutti i giorni alle 6.30 del mattino e al ritorno alle 6.30 di sera per lavoro. Questa strada è sempre ad una corsia, ma per un tratto è finalmente a due corsie ed è qui che hanno messo il tutor nuovo con limite a 90km/h. Ora immedesimatevi: alle 7 del mattino, sonnolento, con il pensiero del lavoro e di una figlia che sta per nascere, con svariati cartelli che non vedi mai, la strada si fa a due corsie per andare alla fantasmagorica velocità di 96kh/h su un piccolo pezzetto che si va a 90 con la mia Citroen C3 scassata del 2009, ammetto che non ho visto le nuove segnalazioni del tutor. Le segnalazioni del tutor sono a norma di legge e chiare.
Morale della favola: dopo 85 giorni (ovviamente sotto i 90 per la prescrizione) da ogni singola effrazione, mi stanno inviando una multa (o due se ho commesso anche al ritorno il misfatto) chiedendomi 60/120 euro per aver superato di 1, 3, 4 km/h il limite, in uno stillicidio che finirà tra più di un mese.
Io ho calcolato di esserci passato per più di un mese e temo di spendere più di un 2k per queste multe. Il punto è che ho circa 4k sul conto e un batttesimo da fare e, devo dire la verità, mi sto cacando sotto; e questo inviarmi le multe giorno per giorno non fa che aumentare il pathos.
Per ora ho ricevuto 4 multe (già pagate subito) , ma, come ho anticipato nel titolo, temo di arrivare fino a 40 e più multe. Io mi ero prefigurato varie opzioni: - andare dalla polizia municipale e piangere per uno sconto ( non so, pagando subito 400 euro invece che 4000 ) - non pagare e andare da avvocati subito - non pagare e non ricevere le multe e sperare nei 5 anni Equitalia dimentica.
Mi affido a un vostro consiglio per salvare le chiappe ad un povero babbeo
submitted by 10_fab to Avvocati [link] [comments]


http://activeproperty.pl/