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Google Rilascia Chrome per Windows su ARM: Guida all'Installazione e Considerazioni sulle Prestazioni

2024.01.26 19:15 windowsblogita Google Rilascia Chrome per Windows su ARM: Guida all'Installazione e Considerazioni sulle Prestazioni

Google Rilascia Chrome per Windows su ARM: Guida all'Installazione e Considerazioni sulle Prestazioni
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Google Rilascia Chrome per Windows su ARM: Guida all'Installazione e Considerazioni sulle Prestazioni

Google ha recentemente rilasciato una versione nativa di Chrome ottimizzata per l'architettura ARM su piattaforme Windows. Nonostante il lancio silenzioso, gli utenti hanno rapidamente notato miglioramenti nella compatibilità con Windows 10 e 11, specialmente su dispositivi con chip Qualcomm.
Al momento, l'annuncio ufficiale di Google non specifica i tempi di rilascio della versione stabile di Chrome per Windows su ARM. Tuttavia, gli utenti desiderosi di sperimentare la versione nativa possono scaricare Chrome Canary dal sito ufficiale.
È importante notare che le versioni notturne possono essere instabili e contenere bug. Pertanto, si consiglia di attendere prima di adottare la versione ARM64 di Google Chrome come browser principale. Alternative come Firefox e Edge già supportano Windows su architettura ARM.
L'ottimizzazione di Chrome per l'architettura ARM su Windows è una mossa significativa, considerando la posizione dominante del browser sul mercato desktop. Le app emulate su Windows con processori ARM offrono prestazioni inferiori, rendendo urgente l'ottimizzazione per questa piattaforma.
Per verificare se si sta eseguendo un'app nativa o emulata, gli utenti possono seguire una semplice procedura nel Task Manager di Windows. Le app native verranno visualizzate come Arm64.
In conclusione, il supporto nativo di Google Chrome su Windows su piattaforma ARM è benvenuto, considerando il crescente interesse per i dispositivi Windows con processori ARM. Resta aggiornato sulle ultime notizie e sviluppi tecnologici, in particolare con l'annuncio recente di Snapdragon X Elite che spinge Windows su piattaforma ARM su più dispositivi.
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2023.03.07 21:00 messer_sverio2 Sostituzione ram Asus Vivobook 15

Ciao amici.
Ho un Asus Vivobook 15 x513eq. Ha 8gb di ram e vorrei sostituirla/potenziarla. Ho comprato questo stick di ram Crucial compatibile da 16 gb. Win11 si mangia metà della ram anche in idle, e se oso avviare firefox, la memoria è occupata all'81%. È la prima volta che faccio un lavoro simile, e non so bene come muovermi.
Questo modello non ha la batteria rimovibile, potrebbe dare problemi? Poi, una volta aperto il case, devo scaricare l'elettricità statica? Alcuni dicono di sì, altri che non è necessario, però non vorrei rischiare perchè questo laptop ha appena un anno e non vorrei friggerlo. Per inciso, abito al sesto piano di un palazzo e lavoro nella mia camera con pavimento e scrivania in legno. Inoltre, posso aggiungere questo stick nel secondo slot, se dovesse essere presente? La velocità è la stessa, entrambi ddr4 a 3200mhz
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2022.12.30 16:29 Icy-Confidence-4944 sottotitoli opensubtitle

Qualcuno sa perché da diverse settimane se provo a scaricare i sottotitoli in italiano dal sito opensubtitles.org, il download viene bloccato da chrome (anche firefox) perché considerato pericoloso e dannoso?
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2022.12.30 16:25 Icy-Confidence-4944 problema opensubtitles.org

Qualcuno sa come mai da diverse settimane se provo a scaricare dei sottotitoli in italiano dal sito opensubtitles.org il.download viene bloccato da chrome ( anche firefox) perché ritenuto pericoloso e dannoso?
Does anyone know why for several weeks if I try to download Italian subtitles from the opensubtitles.org site, the download is blocked by chrome (even firefox) because it is considered dangerous and harmful?
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2022.12.18 16:35 disinformatico Firefox, come scegliere fra visualizzare i PDF e scaricarli

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2022.10.20 17:47 ClaudioMasci Come scaricare dalla memoria le schede inattive su Firefox

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2021.11.07 16:13 Ga210_ Tutti i video/live sono estremamente scuri su browser Chromium

Tutti i video/live sono estremamente scuri su browser Chromium
Questo problema è stato il motivo per cui ho iniziato a dare un sguardo a browser oltre a Chrome. Fin ora mi sono trovato bene con Opera GX, ma d'un tratto da questa rogna si salva solo Firefox.
Un giorno (forse dopo un aggiornamento) tutti i video/live sono diventati inguardabili, come era successo con Chrome. Tra questi Youtube, Twitch, Vimeo, Stadia, ma anche qualsiasi video embeddato. Hanno tutti lo stesso problema.
Sembra succeda su tutti i browser Chromium + Explorer:
❌Chrome (da parecchio tempo ormai) ❌Opera/Opera GX (tutto ok fino agli ultimi giorni) ❌Edge (Scaricato ora per testare) ❌Explorer (Prima volta che lo uso su questo PC, stesso problema) ✔️Firefox
Pagina per scaricare Edge
Confronto Chrome vs Firefox
Ho un i3-6100, RX 460 4GBHo provato:
Flag (#ignore-gpu-blocklist; #force-color-profile; #disable-accelerated-video-decode) Reinstallare Opera pulendo tutte le cartelle di Opera (anche con tutto di default rimane il problema) Tornare a una versione precedente di Opera Aggiornare i driver della scheda video Riavviare il PC Usare una versione portatile di Chrome
Ho trovato una mezza soluzione, sarebbe usare questa estensione che mette filtri sui video nei browser, attivandola senza nessun filtro. Fa tornare i colori come dovrebbero essere. Purtroppo non funziona su Stadia e non so quanto sia pesante. Mi ricordo che una volta ebbi lo stesso problema su Chrome ma poi si risolse: non mi ricordo invece se fece da solo o se effettivamente trovai la soluzione.
Ho finito le idee, sono sull'orlo della formattazione :'(
submitted by Ga210_ to ItalyInformatica [link] [comments]


2021.08.10 11:07 darwen11 Vairus - Cattura mostri mentre navighi su internet!

Ciao a tutti sono Luca, uno sviluppatore indie italiano.
Ho appena rilasciato una beta per il mio primo gioco, Vairus, che ho sviluppato durante la quarantena.
Il gioco è abbastanza particolare, si installa come estensione per il browser e fa comparire dei mostri chiamati Vairus sulle pagine che vengono visitate, stile Pokemon Go, ma nel browser invece che all'esterno.
Se volete vedere un esempio: https://imgur.com/a/VklARcr
Il gioco è disponibile totalmente free, per chrome e firefox, ovviamente in italiano (c'è anche la versione in inglese, in realtà la lingua del gioco sarà la stessa browser). Potete trovare maggiori informazioni o scaricare il gioco qua: https://playvairus.com/
Sono aperto ad ogni feedback, sto condividendo la beta proprio in questi giorni, quindi sto ancora ritoccando e aggiustando cose.
Grazie a tutti!
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2021.01.25 11:27 VincentVega206 Alternative a Google e compagnia, ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la decentralizzazione.

Prima di cominciare: NIENTE PANICO. La vostra privacy è già bella che andata e le big tech sanno tutto di voi, quindi fate un bel respiro, rassegnatevi, ed accettate di essere diventati prodotti di consumo in un mondo all'ultimo stadio del capitalismo. Fatto? No? Allora forse potreste voler sapere come riottenere il controllo dei vostri dati e, con essa, probabilmente anche un po' della vostra persona. Per la cronaca: nulla di ciò che sarà scritto è obbligatorio, saltare un'alternativa o scegliere di rimanere legati ad un servizio/applicazione non porterà alla distruzione dell'universo. Quanto scritto in seguito non è un vangelo da seguire passo passo per la salvezza dell'anima, né un manuale di pronto soccorso da leggere il più velocemente possibile prima che il veleno faccia effetto: sono consigli che possono essere seguiti tutti, nessuno, in blocco, a pezzi, oggi, domani o l'anno prossimo. Lo scopo finale non è diventare invisibili ed anonimi, ma è quello di diminuire la quantità di dati raccolti (anche se preferirei scrivere trafugati) dalle grosse aziende, e per farlo è importante seguire innanzitutto un paradigma: decentralizzare. Con "decentralizzare", in questo caso, intendo non lasciare che tutte le nostre interazioni online siano gestite e filtrate da una singola entità. Ad esempio: se utilizziamo Chrome come browser, Gmail come provider per le e-mail, la tastiera di Google per scrivere sul cellulare, Google Maps per ogni nostro movimento, l'account Google per accedere a qualsiasi servizio, il motore di ricerca Google per tutte le nostre ricerche e YouTube come fonte principale d'intrattenimento, possiamo star certi che Google conoscerà di noi praticamente ogni cosa e potrà seguirci ovunque. I motivi per cui non dovremmo volere che Google o chiunque altro possa fare ciò sono dozzine, ed elencarli richiederebbe più di un libro, dato che riguardano l'etica, la sicurezza, la libertà individuale, l'interesse pubblico, la democrazia, l'essenza dell'individuo, la disinformazione, eccetera, eccetera, eccetera. Per leggere qualcosa di più o meno rapido in merito posso rimandarvi all'introduzione di PrivaSì (che è una guida caldamente consigliata a cui potete facilmente contribuire), a questo articolo de Il Riformista (abbastanza esaustivo e comprensibile), al Ted Talks di Glenn Greenwald (è possibile selezionare anche la traduzione in italiano), alla homepage di PrivacyTools o alla sezione privacy dell'Electronic Frontier Foundation (queste ultime in lingua inglese, ma entrambe fonti indispensabili), oppure come extra a questo vecchio intervento di Stefano Rodotà sempre molto interessante. Dunque, fatta questa enorme premessa possiamo cominciare parlando delle prime cose che, a mio parere, è più utile cambiare. Cercherò di essere contemporaneamente quanto più esaustivo e coinciso possibile, ma se volete immediatamente qualche nome o, al contrario, desiderate approfondire, potete andare sul sito de Le Alternative, che è il mio spacciatore di... beh, alternative, di fiducia.
Browser So che a molti sembrerà sorprendente (/s) ma no, Chrome non è il browser più rispettoso della privacy. Al momento il progetto probabilmente più interessante si chiama Brave ed è disponibile per Linux, Windows, Android ed iOS. Ve lo consiglio prima ancora di Firefox perché Brave è uno di quei programmi “installa e dimentica” adatto a qualsiasi utente, ed è il browser che con le impostazioni di base protegge di più da pubblicità e traccianti (oltre ad avere una miriade di funzioni interessanti ed uniche). Firefox è sicuramente un buon browser, è quello che utilizzo personalmente ed in generale lo consiglio; purtroppo però negli ultimi anni naviga un po’ a vista, ha molte telemetrie attive di base e richiede una configurazione un po’ avanzata per proteggere adeguatamente dal tracciamento, dalle pubblicità e dal fingerprinting (che è la bestia nera della navigazione odierna). Avrete probabilmente anche sentito parlare di Tor Project, browser che garantisce (per quanto possibile) l’anonimato online: lo consiglio per una navigazione saltuaria, ma utilizzarlo con account personali non è solitamente una buona idea. Dovreste evitare come la peste Chrome, Microsoft Edge, Opera ed il browser Miui/Xiaomi, che raccolgono la maggior quantità di dati (alcuni anche illegalmente) o sono gestiti in maniera sospetta. Vi consiglio inoltre, solo per Android, Bromite, browser fantastico e super sicuro ma non pubblicato sul PlayStore, dunque dovrete scaricare il file APK ed installarlo manualmente.
E-Mail E no, neanche rimanere su Gmail è un’ottima idea, considerato che più volte Google ha dimostrato di analizzare sia i metadati (come il destinatario/mittente, l’orario, l’oggetto, ecc.) ma anche il contenuto delle mail medesime. Lì fuori ci sono decine di alternative anche migliori che offrono piani gratuiti, come Protonmail e Tutanota, o servizi solo a pagamento ma estremamente economici (1€ al mese) come Posteo. Personalmente li ho utilizzati tutti e tre, e per il mio utilizzo Posteo è quello che preferisco, Tutanota è la combinazione perfetta tra caratteristiche e prezzo (il premium di Tutanota costa sempre 1€ al mese), mentre Protonmail è quello con più funzioni in assoluto (benchè costi decisamente di più, ma puó valerne la pena in base al vostro utilizzo). Protonmail e Tutanota hanno le loro specifiche applicazioni per Android, mentre Posteo può essere utilizzato configurando ad esempio K9Mail (applicazione che apprezzo molto) o FairMail.
Mappe Qui arriviamo ad un punto dolente: no, purtroppo non esiste un database fornito e preciso come quello di Google Maps. Però possiamo trovare un modo di aggirare il problema. OpenStreetMaps con la sua applicazione OsmAnd è un progetto opensource, etico e comunitario che si prefigge l’obiettivo di mappare il mondo intero. E funziona! L’app fornisce anche una buona esperienza di navigazione e va benissimo per muoversi a piedi, in bici od in macchina (benchè sia un po’ confusionaria nelle impostazioni, che però vi consiglio caldamente di esplorare). Potete scaricarla dal PlayStore a pagamento (ne vale la pena) o scaricarla gratuitamente tramite F-Droid, store alternativo ed etico di cui vi parlerò meglio in seguito. Vi consiglio di dare una mano al progetto, è molto semplice (trovate facilmente alcuni gruppi di supporto su Telegram) e per i contributori più attivi c’è anche la possibilità di essere pagati (benchè non mi sia mai informato in merito). Il problema del database incompleto, quando si tratta di negozi o locali, su Android lo risolviamo installando EasyNavigation che permette di cercare un luogo su GoogleMaps per poi passare automaticamente ad OsmAnd per la navigazione; abbastanza comodo, ma sarebbe bello un giorno poterne fare a meno.
Gestore di password Non salvate le vostre password sui browser, per tutta una serie di ragioni non è una buona idea. E non riutilizzate sempre la stessa password, per tutta un’altra serie di ragioni è una pessima idea. Piuttosto utilizzate un gestore di password come BitWarden, di cui è possibile utilizzare la versione completa gratuitamente registrandovi alla “istanza” dei Devol, scaricando l’app di BitWarden e configurandola (su Android basta cliccare in alto a sinistra ed inserire https://bitwarden.devol.it come URL del Server, dopodiché si può fare il login). In alternativa c’è KeePassXC per PC e KeePassDX per Android, che è la soluzione che uso io. Queste applicazioni funzionano solo in locale (ossia non sono connesse a nessun server) e dunque puó risultare complesso sincronizzare le nostre password tra i vari dispositivi. Fortunatamente è possibile utilizzare applicazioni come Nextcloud per sincronizzare il file del database. A proposito…
Calendario, rubrica, attività, file, note... Uno dei gioielli dell’opensource: Nextcloud. Questo è l’alternativa principale al calendario, alla rubrica, alle attività (o tasks), a Google Drive, a Keep, ed ancora altro in base alle “app” interne a Nextcloud che installerete. Utilizzando DavX5 (anche questo scaricabile gratuitamente da F-Droid, di cui parlerò più in basso) è possibile sincronizzare calendario, rubrica e attività con lo smartphone, mentre per i file potete utilizzare l’applicazione propria di Nextcloud. Nextcloud in realtà è una piattaforma per lavorare in gruppo, in cui si possono condividere dati, appuntamenti e strumenti tra più persone, ma va benissimo anche per essere utilizzato da utenti singoli. Esistono molti provider che danno la possibilità di usufruire di qualche giga gratuitamente (2-5GB, saranno visualizzati dopo aver cliccato su “registrati a un fornitore” dall’applicazione per Windows), ma potete scegliere anche servizi a pagamento che offrono molto più spazio e prestazioni più elevate. Fra i tanti a pagamento posso consigliarvi Hetzner che a poco più di 3 euro al mese vi propone 100GB di spazio, dati criptati e la sicurezza di un provider estremamente affidabile, ma potete scegliere qualsiasi altra azienda vi aggrada (è questo il bello della decentralizzazione). Oppure potete costruirvi il vostro piccolo server casalingo! Se vi andasse di avventurarvi nell’impresa potete iniziare informandovi sul RaspberryPi4 e su NextcloudPi, esistono molte guide online. Ci tengo a segnalare anche Etebase, progetto più recente per la sincronizzazione di calendario, rubrica e note, che fa della sicurezza il suo principale obiettivo.
Motore di ricerca Anche qui la questione si fa abbastanza complessa, stavolta per due motivi: Google ha il monopolio dei motori di ricerca e ci ha abituati ad una “bolla” di risultati super personalizzati. Dunque qualsiasi alternativa rischia di non sembrarci adeguata. La prima e forse l’unica reale “alternativa” al momento è DuckDuckGo, che ha funzioni molto interessanti come ad esempio i bangs. Purtroppo le ricerche “locali” (come cercare una pizzeria di paese) rischiano di essere più tediose se non infruttuose, ma nulla vi vieta di tornare temporaneamente a Google quando non trovate qualcosa. Se invece volete provare qualcosa di più particolare e molto personalizzabile vi consiglio di utilizzare qualche “istanza” di SearX tra quelle elencate qui. SearX è un meta motore di ricerca, ossia aggrega i risultati a partire da più fonti (tutte selezionabili e personalizzabili nelle preferenze) tra cui anche Google. Il problema di queste istanze è che alle volte “muoiono” o vengono bloccate per un po’, quindi ogni tanto potreste essere costretti ad utilizzarne una diversa. Potete provare anche ad utilizzare questo sito che cerca in una istanza a caso ogni volta. Altri motori validi possono essere trovati in questo articolo de Le Alternative
App e store alternativi Avrei da consigliarvi una tonnellata di roba, dalla tastiera super personalizzabile per Android AnySoftKeyboard a gestori di podcast come AntennaPod, passando per l’app di lettura e modifica documenti della suite Collabora. In generale, su Android, vi consiglio di scaricare F-Droid che, come vi dicevo, è uno store alternativo al Google PlayStore. F-Droid è uno store etico che contiene perlopiù app FLOSS (Free/Libre and Open Source Software), ossia app di cui è possibile analizzare e modificare il codice sorgente, ed eventualmente ridistribuire; inoltre vi informa se le app contengono telemetrie, pubblicità o utilizzano servizi di terze parti “non liberi”. Non trovandosi sul PlayStore dovrete scaricare il file apk dal sito ed aprirlo da smartphone e, se tutto va bene, vi verrà immediatamente chiesto se volete abilitare l’installazione di app da terze parti (o qualcosa del genere), altrimenti l’Eterno Salvatore Aranzulla vi spiegherà cosa fare. Su F-Droid sono presenti tutte le app della suite Simple Mobile Tools che vi consiglio di provare. Vi sparo giusto altri 3 nomi di app presenti anche su F-Droid: NewPipe (l’ultimo aggiornamento al momento non è su F-Droid per problemi tecnici, ma potete scaricarla a parte), Barinsta e Frost for Facebook, per chi non può fare a meno di Youtube, Instagram e Facebook ma vuole limitare i dati raccolti da queste piattaforme.
Tutto il resto Pensate sia finita? Assolutamente no, c’è un mondo là fuori. Però avrò pietà, e per adesso mi fermo quì. Se avete domande chiedete pure, altrimenti (e ve lo straconsiglio) potete rivolgervi alle piattaforme italiane LeAlternative e LibreAdvice, o a quelle inglesi PrivacyTools e AlternativeTo (vi consiglio in quest’ultimo di applicare il filtro “opensource”). LeAlternative, in particolare, ha un ottimo gruppo di supporto su Telegram in cui sono certo troverete sempre qualcuno disponibile ad aiutarvi.
Postilla finale: la maggior parte dei progetti citati vive spesso di passione... e donazioni, se vi trovate bene con un servizio o con un app e ne avete la possibilità, donate. Questo aiuta non solo a mantenere attivo il servizio ed a motivare lo sviluppatore, ma anche a supportare un modello di guadagno non di larga scala.
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2021.01.25 11:23 VincentVega206 Alternative a Google e compagnia, ovvero: come ho imparato a non preoccuparmi e ad amare la decentralizzazione.

Prima di cominciare: NIENTE PANICO. La vostra privacy è già bella che andata e le big tech sanno tutto di voi, quindi fate un bel respiro, rassegnatevi, ed accettate di essere diventati prodotti di consumo in un mondo all'ultimo stadio del capitalismo. Fatto? No? Allora forse potreste voler sapere come riottenere il controllo dei vostri dati e, con essa, probabilmente anche un po' della vostra persona. Per la cronaca: nulla di ciò che sarà scritto è obbligatorio, saltare un'alternativa o scegliere di rimanere legati ad un servizio/applicazione non porterà alla distruzione dell'universo. Quanto scritto in seguito non è un vangelo da seguire passo passo per la salvezza dell'anima, né un manuale di pronto soccorso da leggere il più velocemente possibile prima che il veleno faccia effetto: sono consigli che possono essere seguiti tutti, nessuno, in blocco, a pezzi, oggi, domani o l'anno prossimo. Lo scopo finale non è diventare invisibili ed anonimi, ma è quello di diminuire la quantità di dati raccolti (anche se preferirei scrivere trafugati) dalle grosse aziende, e per farlo è importante seguire innanzitutto un paradigma: decentralizzare. Con "decentralizzare", in questo caso, intendo non lasciare che tutte le nostre interazioni online siano gestite e filtrate da una singola entità. Ad esempio: se utilizziamo Chrome come browser, Gmail come provider per le e-mail, la tastiera di Google per scrivere sul cellulare, Google Maps per ogni nostro movimento, l'account Google per accedere a qualsiasi servizio, il motore di ricerca Google per tutte le nostre ricerche e YouTube come fonte principale d'intrattenimento, possiamo star certi che Google conoscerà di noi praticamente ogni cosa e potrà seguirci ovunque. I motivi per cui non dovremmo volere che Google o chiunque altro possa fare ciò sono dozzine, ed elencarli richiederebbe più di un libro, dato che riguardano l'etica, la sicurezza, la libertà individuale, l'interesse pubblico, la democrazia, l'essenza dell'individuo, la disinformazione, eccetera, eccetera, eccetera. Per leggere qualcosa di più o meno rapido in merito posso rimandarvi all'introduzione di PrivaSì (che è una guida caldamente consigliata a cui potete facilmente contribuire), a questo articolo de Il Riformista (abbastanza esaustivo e comprensibile), al Ted Talks di Glenn Greenwald (è possibile selezionare anche la traduzione in italiano), alla homepage di PrivacyTools o alla sezione privacy dell'Electronic Frontier Foundation (queste ultime in lingua inglese, ma entrambe fonti indispensabili), oppure come extra a questo vecchio intervento di Stefano Rodotà sempre molto interessante. Dunque, fatta questa enorme premessa possiamo cominciare parlando delle prime cose che, a mio parere, è più utile cambiare. Cercherò di essere contemporaneamente quanto più esaustivo e coinciso possibile, ma se volete immediatamente qualche nome o, al contrario, desiderate approfondire, potete andare sul sito de Le Alternative, che è il mio spacciatore di... beh, alternative, di fiducia.
Browser So che a molti sembrerà sorprendente (/s) ma no, Chrome non è il browser più rispettoso della privacy. Al momento il progetto probabilmente più interessante si chiama Brave ed è disponibile per Linux, Windows, Android ed iOS. Ve lo consiglio prima ancora di Firefox perché Brave è uno di quei programmi “installa e dimentica” adatto a qualsiasi utente, ed è il browser che con le impostazioni di base protegge di più da pubblicità e traccianti (oltre ad avere una miriade di funzioni interessanti ed uniche). Firefox è sicuramente un buon browser, è quello che utilizzo personalmente ed in generale lo consiglio; purtroppo però negli ultimi anni naviga un po’ a vista, ha molte telemetrie attive di base e richiede una configurazione un po’ avanzata per proteggere adeguatamente dal tracciamento, dalle pubblicità e dal fingerprinting (che è la bestia nera della navigazione odierna). Avrete probabilmente anche sentito parlare di Tor Project, browser che garantisce (per quanto possibile) l’anonimato online: lo consiglio per una navigazione saltuaria, ma utilizzarlo con account personali non è solitamente una buona idea. Dovreste evitare come la peste Chrome, Microsoft Edge, Opera ed il browser Miui/Xiaomi, che raccolgono la maggior quantità di dati (alcuni anche illegalmente) o sono gestiti in maniera sospetta. Vi consiglio inoltre, solo per Android, Bromite, browser fantastico e super sicuro ma non pubblicato sul PlayStore, dunque dovrete scaricare il file APK ed installarlo manualmente.
E-Mail E no, neanche rimanere su Gmail è un’ottima idea, considerato che più volte Google ha dimostrato di analizzare sia i metadati (come il destinatario/mittente, l’orario, l’oggetto, ecc.) ma anche il contenuto delle mail medesime. Lì fuori ci sono decine di alternative anche migliori che offrono piani gratuiti, come Protonmail e Tutanota, o servizi solo a pagamento ma estremamente economici (1€ al mese) come Posteo. Personalmente li ho utilizzati tutti e tre, e per il mio utilizzo Posteo è quello che preferisco, Tutanota è la combinazione perfetta tra caratteristiche e prezzo (il premium di Tutanota costa sempre 1€ al mese), mentre Protonmail è quello con più funzioni in assoluto (benchè costi decisamente di più, ma puó valerne la pena in base al vostro utilizzo). Protonmail e Tutanota hanno le loro specifiche applicazioni per Android, mentre Posteo può essere utilizzato configurando ad esempio K9Mail (applicazione che apprezzo molto) o FairMail.
Mappe Qui arriviamo ad un punto dolente: no, purtroppo non esiste un database fornito e preciso come quello di Google Maps. Però possiamo trovare un modo di aggirare il problema. OpenStreetMaps con la sua applicazione OsmAnd è un progetto opensource, etico e comunitario che si prefigge l’obiettivo di mappare il mondo intero. E funziona! L’app fornisce anche una buona esperienza di navigazione e va benissimo per muoversi a piedi, in bici od in macchina (benchè sia un po’ confusionaria nelle impostazioni, che però vi consiglio caldamente di esplorare). Potete scaricarla dal PlayStore a pagamento (ne vale la pena) o scaricarla gratuitamente tramite F-Droid, store alternativo ed etico di cui vi parlerò meglio in seguito. Vi consiglio di dare una mano al progetto, è molto semplice (trovate facilmente alcuni gruppi di supporto su Telegram) e per i contributori più attivi c’è anche la possibilità di essere pagati (benchè non mi sia mai informato in merito). Il problema del database incompleto, quando si tratta di negozi o locali, su Android lo risolviamo installando EasyNavigation che permette di cercare un luogo su GoogleMaps per poi passare automaticamente ad OsmAnd per la navigazione; abbastanza comodo, ma sarebbe bello un giorno poterne fare a meno.
Gestore di password Non salvate le vostre password sui browser, per tutta una serie di ragioni non è una buona idea. E non riutilizzate sempre la stessa password, per tutta un’altra serie di ragioni è una pessima idea. Piuttosto utilizzate un gestore di password come BitWarden, di cui è possibile utilizzare la versione completa gratuitamente registrandovi alla “istanza” dei Devol, scaricando l’app di BitWarden e configurandola (su Android basta cliccare in alto a sinistra ed inserire https://bitwarden.devol.it come URL del Server, dopodiché si può fare il login). In alternativa c’è KeePassXC per PC e KeePassDX per Android, che è la soluzione che uso io. Queste applicazioni funzionano solo in locale (ossia non sono connesse a nessun server) e dunque puó risultare complesso sincronizzare le nostre password tra i vari dispositivi. Fortunatamente è possibile utilizzare applicazioni come Nextcloud per sincronizzare il file del database. A proposito…
Calendario, rubrica, attività, file, note... Uno dei gioielli dell’opensource: Nextcloud. Questo è l’alternativa principale al calendario, alla rubrica, alle attività (o tasks), a Google Drive, a Keep, ed ancora altro in base alle “app” interne a Nextcloud che installerete. Utilizzando DavX5 (anche questo scaricabile gratuitamente da F-Droid, di cui parlerò più in basso) è possibile sincronizzare calendario, rubrica e attività con lo smartphone, mentre per i file potete utilizzare l’applicazione propria di Nextcloud. Nextcloud in realtà è una piattaforma per lavorare in gruppo, in cui si possono condividere dati, appuntamenti e strumenti tra più persone, ma va benissimo anche per essere utilizzato da utenti singoli. Esistono molti provider che danno la possibilità di usufruire di qualche giga gratuitamente (2-5GB, saranno visualizzati dopo aver cliccato su “registrati a un fornitore” dall’applicazione per Windows), ma potete scegliere anche servizi a pagamento che offrono molto più spazio e prestazioni più elevate. Fra i tanti a pagamento posso consigliarvi Hetzner che a poco più di 3 euro al mese vi propone 100GB di spazio, dati criptati e la sicurezza di un provider estremamente affidabile, ma potete scegliere qualsiasi altra azienda vi aggrada (è questo il bello della decentralizzazione). Oppure potete costruirvi il vostro piccolo server casalingo! Se vi andasse di avventurarvi nell’impresa potete iniziare informandovi sul RaspberryPi4 e su NextcloudPi, esistono molte guide online. Ci tengo a segnalare anche Etebase, progetto più recente per la sincronizzazione di calendario, rubrica e note, che fa della sicurezza il suo principale obiettivo.
Motore di ricerca Anche qui la questione si fa abbastanza complessa, stavolta per due motivi: Google ha il monopolio dei motori di ricerca e ci ha abituati ad una “bolla” di risultati super personalizzati. Dunque qualsiasi alternativa rischia di non sembrarci adeguata. La prima e forse l’unica reale “alternativa” al momento è DuckDuckGo, che ha funzioni molto interessanti come ad esempio i bangs. Purtroppo le ricerche “locali” (come cercare una pizzeria di paese) rischiano di essere più tediose se non infruttuose, ma nulla vi vieta di tornare temporaneamente a Google quando non trovate qualcosa. Se invece volete provare qualcosa di più particolare e molto personalizzabile vi consiglio di utilizzare qualche “istanza” di SearX tra quelle elencate qui. SearX è un meta motore di ricerca, ossia aggrega i risultati a partire da più fonti (tutte selezionabili e personalizzabili nelle preferenze) tra cui anche Google. Il problema di queste istanze è che alle volte “muoiono” o vengono bloccate per un po’, quindi ogni tanto potreste essere costretti ad utilizzarne una diversa. Potete provare anche ad utilizzare questo sito che cerca in una istanza a caso ogni volta. Altri motori validi possono essere trovati in questo articolo de Le Alternative
App e store alternativi Avrei da consigliarvi una tonnellata di roba, dalla tastiera super personalizzabile per Android AnySoftKeyboard a gestori di podcast come AntennaPod, passando per l’app di lettura e modifica documenti della suite Collabora. In generale, su Android, vi consiglio di scaricare F-Droid che, come vi dicevo, è uno store alternativo al Google PlayStore. F-Droid è uno store etico che contiene perlopiù app FLOSS (Free/Libre and Open Source Software), ossia app di cui è possibile analizzare e modificare il codice sorgente, ed eventualmente ridistribuire; inoltre vi informa se le app contengono telemetrie, pubblicità o utilizzano servizi di terze parti “non liberi”. Non trovandosi sul PlayStore dovrete scaricare il file apk dal sito ed aprirlo da smartphone e, se tutto va bene, vi verrà immediatamente chiesto se volete abilitare l’installazione di app da terze parti (o qualcosa del genere), altrimenti l’Eterno Salvatore Aranzulla vi spiegherà cosa fare. Su F-Droid sono presenti tutte le app della suite Simple Mobile Tools che vi consiglio di provare. Vi sparo giusto altri 3 nomi di app presenti anche su F-Droid: NewPipe (l’ultimo aggiornamento al momento non è su F-Droid per problemi tecnici, ma potete scaricarla a parte), Barinsta e Frost for Facebook, per chi non può fare a meno di Youtube, Instagram e Facebook ma vuole limitare i dati raccolti da queste piattaforme.
Tutto il resto Pensate sia finita? Assolutamente no, c’è un mondo là fuori. Però avrò pietà, e per adesso mi fermo quì. Se avete domande chiedete pure, altrimenti (e ve lo straconsiglio) potete rivolgervi alle piattaforme italiane LeAlternative e LibreAdvice, o a quelle inglesi PrivacyTools e AlternativeTo (vi consiglio in quest’ultimo di applicare il filtro “opensource”). LeAlternative, in particolare, ha un ottimo gruppo di supporto su Telegram in cui sono certo troverete sempre qualcuno disponibile ad aiutarvi.
Postilla finale: la maggior parte dei progetti citati vive spesso di passione... e donazioni, se vi trovate bene con un servizio o con un app e ne avete la possibilità, donate. Questo aiuta non solo a mantenere attivo il servizio ed a motivare lo sviluppatore, ma anche a supportare un modello di guadagno non di larga scala.
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2020.09.24 09:45 lormayna Alternativa a Firefox Send

Buongiorno a tutti, un annetto fa ho sviluppato uno script per automatizzare un task che si appoggiava a Firefox Send via API. Da qualche settimana Firefox Send è stato spento e sono alla ricerca di un nuovo sistema per fare in modo che l'utente possa scaricare un file generato dallo script. Qualche alternativa? S3?
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2020.07.30 22:05 perrialfredo GUADAGNARE BAT CON BRAVE

Per gli amanti delle criptovalute Se volete guadagnare BAT durante la navigazione, oggi vi propongo di scaricare un nuovo broswer piu' veloce,chiamato "Brave"vi lascero' il link sotto.
E' Scaricabile sia da pc che da cellulare,
Dite Addio a Google Croome;Opera,Mozilla Firefox,Internet Explorer;
con Brave è possibile avere una navigazione piu' veloce e guadagnare allo stesso tempo BAT.
Ogni amico che scarica Brave vale all'incirca sui 5 euro.
Ecco il link.
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submitted by perrialfredo to u/perrialfredo [link] [comments]


2020.06.11 12:59 luchins problema con download checkpoint

Facebook mi ha chiuso l' account. Mi permette di scaricare chat e conversazioni ma quando faccio ''scarica il file'' mi dice questo (la scritta in basso)
https://i.ibb.co/MGD4ZWH/face.jpg
sono da firefox. Cosa posso fare?
submitted by luchins to ItalyInformatica [link] [comments]


2020.05.19 16:17 pusi77 SecureExamBrowser, università e Linux.

Premessa lunga un po' rant (assolutamente irrilevante per il problema, saltare pure)

Mi è appena arrivata una mail dall'università in cui si diceva che sono state modificate e rese più semplici le modalità d'esame scritto a distanza. BENE! Soprattutto perché attualmente la preparazione per l'esame richiede nell' ordine: 1. Caricare i propri documenti (che già hanno) nell'area privata dell'università. 2. Scegliere una stanza con una scrivania, senza schermi e senza altre persone. 3. Togliere tutto dalla scrivania tranne un PC, un foglio e una penna. 4. Mettere il PC a distanza di circa un metro, con la webcam puntata verso il busto, inquadrando anche il foglio. 5. Posizionare il telefono con apposite app installate (e già qui mi state sul cazzo) in modo che inquadri lo studente di lato per essere sicuri che non copi. 6. Aspettare di essere chiamati e farsi identificare girandosi verso il telefono. 7. Scaricare il testo dell'esame e fare effettivamente l'esame. 8. Chiedere il permesso di poter consegnare e aspettare fino a quando il professore non acconsete. 9. Prendere con estrema cautela il foglio compilato, fare una foto e caricarla su un link di Drive che viene fornito. 10. Aspettare di nuovo l'approvazione del professore e spegnere tutto.
Certo, l'esame si complica molto, ma è una situazione straordinaria e si accetta. Sia mai che uno studente cerchi di copiare, infatti agli esami scritti in università non ho mai visto gente copiare dal telefono per due ore di fila, ovviamente non mi escludo, anche io ho molte volte copiato da bilgiettini, ma ho sempre cercato di tenere una sorta di etica, ad esempio: mai copiato dal cellulare e segnarsi solo cose da imparare a memoria (a cosa serve imparare le cose a memoria per un ingegnere ancora non l'ho capito).
Torniamo alla mail. Sostanzialmente diceva che non era più necessario caricare i documenti, ma introduceva l'obbligo di utilizzo di un certo SafeExamBrowser. Mi sono documentato un po' e da quello che ho capito è una versione vecchia di Firefox travestita da rootkit, che ha accesso a non ho ben capito quali funzioni di sistema (il sito non mi è sembrato molto chiaro), fatto sta che è un programma che chiunque abbia fatto un mezzo corso di sistemi operativi eviterebbe come la morte. E se già mi stava sui coglioni essere obbligato a installare un programma e lanciargli permessi come se fossero noccioline, a un certo punto mi accorgo di una cosa.

Problema

Questo SafeExamBrowser, che è obbligatorio utilizzare per poter fare l'esame, non è compatibile con Linux, non funziona con wine e non parte se viene utilizzato su macchina virtuale. Dopo corsi di informatica passati a raccontarci che dobbiamo usare Linux ora devo reinstallarmi Windows che non usavo da anni? L'università può davvero obbligarmi a dover utilizzare un sistema operativo (e a dover installare un programma con permessi di root) per poter sapere se apro o meno una seconda finestra durante un esame, quando ho due telecamere puntate addosso costantemente?
EDIT: per poter uscire dal programma è necessaria una password data dal docente...
EDIT2: ah e dovrei pure comprare una licenza di Windows?
EDIT3: ho appena provato SEB su Windows10 tramite QEMU e funziona out of the box :)
submitted by pusi77 to ItalyInformatica [link] [comments]


2017.06.20 18:35 LelixSuper Estensione Firefox per scaricare e gestire le pagine Web (simile a Wayback Machine, ma in locale)

Estensione Firefox per scaricare e gestire le pagine Web (simile a Wayback Machine, ma in locale) submitted by LelixSuper to ItalyInformatica [link] [comments]


2014.04.29 20:09 TheGentleRedditor Having problems getting WebScarab to work with IE/Firefox

Hi all, I'm trying to work through the WebGoat lessons but I'm having some problems. I have everything installed and set up, but for some reason WebScarab won't intercept any of my requests from Firefox or IE.
Basically, if you input the correct proxy settings (localhost and port 8008) into your web browsers internet options, whenever you send an HTTP request WebScarab will open a new window with the details. In Firefox, I can't even access localhost when I put in the proxy settings, which is why I switched to IE. In IE if I put in the proxy settings, I can access localhost and the WebGoat lessons, but WebScarab won't pick up any requests. If I try to access another website, WebScarab will pick that up (although the website won't load and I have to close WebScarab because the new window that pops-up will continue to do so).
So what am I missing? Let me know if I left something out, and forgive me if there's a more appropriate place for this question.
FYI, these are some of the tutorials I followed and looked at to no avail: Tutorial 1 Tutorial 2 Tutorial 3 Tutorial 4
submitted by TheGentleRedditor to AskNetsec [link] [comments]


2010.01.22 16:03 pomhey Scaricare Firefox 3.6 nuova versione migliorata in velocità e grafica

submitted by pomhey to italy [link] [comments]


2009.04.27 17:15 bloghissimo Come scaricare video da Internet con Firefox!

submitted by bloghissimo to it [link] [comments]


http://swiebodzin.info